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Gaza: l’amore ai tempi di Hamas

Zoom 3 dic GazaDi Muhammad Yunus . Al-Hayat (02/12/2013). Traduzione e sintesi di Angela Ilaria Antoniello.

L’unica ragazza che Adnan ha conosciuto da vicino era la sorella del suo amico. I loro occhi si sono incontrati sull’uscio di casa, durante una visita, e si sono innamorati. Una volta avuto il numero di telefono, l’ha chiamata e ha fissato un appuntamento. Non in un bar o un ristorante come ci si aspetterebbe, bensì su Facebook.

Adnan, uno pseudonimo, è un venticinquenne di Gaza City appartiene a uno dei movimenti islamisti. Ha studiato all’università islamica, dove è vietata la miscelazione di uomini e donne, è entusiasta della sua ragazza ed ha intenzione di sposarla. Si danno appuntamento nel mondo virtuale, su Facebook, non potendo farlo nel mondo reale date le restrizioni sociali e ufficiali.

Adnan dice di non poterla incontrare mai perché tutti si conoscono e nessuno vuole vedere la figlia o la sorella seduta con un uomo in un caffè. Adnan si sente con la sua ragazza per telefono, la vede da lontano, ma non può fermarsi a parlare con lei. Sorridendo racconta che quando è fuori casa lo chiamano per dirgli che può restare in strada e vederla. Questo è quanto possono fare a Gaza, scambiarsi degli sguardi.

Si è rafforzato il controllo sulle tradizioni conservatrici nella Striscia di Gaza che, dopo aver vissuto un’apertura sociale in seguito alla creazione dell’Autorità Palestinese nel 1994, ha sperimentato delle nuove restrizioni agli incontri tra i due sessi negli spazi pubblici con l’insediamento di Hamas nel 2007. Secondo le testimonianze raccolte da alcune organizzazioni per la tutela dei diritti umani, la polizia avrebbe fermato uomini e donne, in spiaggia o in macchina, per verificare il tipo di relazione che li univa.

Oggi, la maggior parte dei ragazzi di Gaza al telefono preferisce Facebook perché poco costoso, cosa non da poco considerata la povertà in cui molti versano. Tuttavia, ci sono delle ragazze, più conservatrici, che rifiutano di conoscere dei ragazzi su Facebook per paura delle conseguenze o di essere in futuro accusate dal marito di usare il social network per conoscere altri uomini. Altre sostengono che sebbene la stragrande maggioranza dei giovani cerchi contatti via telefono o internet, poi, al momento del matrimonio, passi alla modalità tradizionale, affidandosi alla famiglia.

Nonostante ciò, Facebook rimane un giardino aperto, senza restrizioni, almeno per coloro che a causa di vincoli sociali o povertà non possono darsi appuntamento in un caffè o in un ristorante.

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