(Agenzie). “Mi sono convertito all’islam dopo aver assistito a un concerto di Oum Kalhtoum”, racconta l’attore francese Gérard Depardieu nella sua autobiografia“Innocent”, pubblicato in Francia lo scorso 26 novembre.
Nel suo libro, Depardieu confessa che “è stata la sensualità, il sentimento, l’energia del Corano cantato da Oum Kalthoum che mi hanno trasportato verso questa spiritualità”. Una conversione durata due anni, secondo l’attore francese: “Facevo le cinque preghiere giornaliere. Più che la preghiera in sé, era la preparazione alla preghiera che mi piaceva”, scrive Depardieu. Per lui, l’islam è una religione “alla quale i più poveri possono aderire”.
Facendo riferimento ai recenti fatti di attualità legati all’estremismo religioso, Depardieu dice che “il vero pericolo non è la fede, non lo è mai stato; il vero pericolo è quando l’uomo interpreta i testi sacri con l’unico scopo, non sempre cosciente, di voler prendere il posto di Dio”. “È qui che inizia la manipolazione”, conclude l’attore.
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