Cinema News

Faresti l’amore con un arabo?

Courrier International (06/09/12). La cineasta Yolande Zauberman e il suo compagno, lo scrittore Selim Nassib sono partiti per Israele, interrogandosi su un tema: il sesso.

Zauberman entra nel vivo della questione, ponendo una domanda cruda che non ha la pretesa di risolvere un conflitto storico tra oppressori e oppressi, ma che tuttavia, riesce a svelare i segreti rinchiusi in cuori traboccanti di odio e colpa. E tutto ciò diventa un film documentario, film che sarà presentato alla mostra di Venezia, con il titolo “Would you have sex with an Arab?” (Faresti sesso con un arabo?). Il film si serve di una terapia d’urto che mira a rompere il silenzio consciamente o inconsciamente mantenuto e accedere all’interno di uno dei conflitti più delicati del Medio Oriente. Nassib, giornalista libanese, nonché autore del romanzo “Oum” (dedicato alla diva egiziana Oum Kalthum) ha partecipato alla scrittura del film.

Di fatto, tutto è cominciato con il romanzo di Nassib “Un amante in Palestina”, romanzo che parla di una storia di passione, nella Palestina del mandato britannico, tra la giovane Golda Meir (che sarebbe divenuta Primo ministro di Israele) e Albert Pharaon, un libano-palestinese. Una storia che non si sarebbe mai potuta produrre in un posto come Israele. Quando hanno pensato di adattarlo al cinema, Zauberman si è incuriosita e ha cercato di scoprire i desideri reconditi di queste due popolazioni. La cineasta ha anche capito che avrebbe dovuto fare approfondimenti per poter adattare il romanzo e di qui la domanda “Faresti sesso con un arabo?”. Sarebbe dovuto essere uno studio preparatorio, ma alla fine è diventato il tema principale del film. Con questo quesito ha potuto scavare nella profondità della società arabo-israeliana, una società molto particolare. La scelta di “con un arabo” al posto di “con un ebreo israeliano”, secondo Nassib, è dovuta al significato più forte che possiede: gli ebrei avrebbero un tabù supplementare. Giunti su questa terra per fondare lo Stato ebraico, non possono accettare l’idea di avere una relazione con un palestinese. L’ebraismo è la religione ufficiale e questo tabù persiste sino ai nostri giorni.

Il film non dà nessun giudizio, cerca solo di far uscire fuori un grido “cosa è successo a noi esseri umani?”. Le teorie sono sempre, in qualsiasi momento storico, lontane dalla realtà. Il film, secondo i produttori, riduce il livello di collera, anche se non cura alcun dolore. Non offre nessuna soluzione. È solamente una foto di persone che appartengono allo stesso spazio e che per molti aspetti, si somigliano.