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Elezioni in Tunisia e transizione democratica

rivoluzione tunisia
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Di Mohamed Ahmed al-Qabsi. Al- Arabi al-Jadeed (16/09/2019). Traduzione e sintesi di Cristina Tardolini

Una transizione democratica segna una fase intermedia durante la quale il vecchio sistema di tipo dittatoriale viene smantellato e viene costruito un nuovo ordine democratico.

La transizione verso una democrazia emergente può essere il risultato di conflitti, contrattazioni e negoziati tra vari attori politici chiave. La rivoluzione tunisina nel gennaio 2011 ha trasferito il potere dalla dittatura di Zine El Abidine Ben Ali a uno stato che stabilisce una democrazia garantita dalla Costituzione e sostenuta dalla legge.

Riferendosi alla recente letteratura della rivoluzione tunisina, la prima fase della transizione democratica nel paese è stata l’organizzazione delle nuove elezioni tramite l’Assemblea Costituente nazionale il 23 ottobre 2011, al quale è seguito il processo per includere la nuova Costituzione, il sistema politico alternativo e tutte le leggi e le istituzioni. Questa fase ha visto una crescita notevole, formando un ruolo essenziale per la società civile nel plasmare il sistema di transizione democratica.

La fase di transito dalle elezioni del 2011 alle elezioni del 2014 è stata interrotta da acuti conflitti tra le correnti islamiche di destra e conservatrici e le correnti progressiste moderniste, caratterizzate da omicidi politici e un escalation del terrorismo, che ha accelerato lo scioglimento della Troika, e l’istituzione di un governo tecnocratico guidato da Mehdi Jooma.

Il compito principale del governo di Jooma fu quello di organizzare le nuove elezioni, che avrebbero ripristinato l’equilibrio sociopolitico tra conservatori e modernisti al potere. I risultati delle elezioni del 2014 hanno visto il partito Nidaa Tounes, guidato da Beji Kaid Essebsi avere la meglio sul partito Ennahda, guidato dal leader Rashid Ghannouchi.

In seguito all’approccio della transizione democratica, sono emersi organismi indipendenti per istituzionalizzare la transizione: la Commissione Nazionale Anticorruzione, i media audiovisivi indipendenti e l’organismo provvisorio per monitorare la costituzionalità delle leggi, avviare il dialogo sull’istituzione della Corte Costituzionale e rafforzare il ruolo dell’Alta Commissione Elettorale Indipendente.

Eventi importanti nel 2019 hanno confermato la fattibilità della transizione della Tunisia, tra cui l’improvvisa morte del presidente Essebsi il 25 luglio 2019, poco prima della fine della sua presidenza, che ha reso necessaria l’organizzazione di elezioni premature in conformità con la Costituzione, altro segno di rafforzamento della transizione democratica desiderata. Questa elezione è stata preceduta da campagne elettorali, l’adozione dei dibattiti televisivi per la prima volta, e si è svolta in una straordinaria atmosfera di calma e rispetto.

La Tunisia, indipendentemente dai risultati di queste elezioni, ha vinto la scommessa della trasformazione democratica, nonostante le sfide e i vincoli economici, sociali e di sicurezza e la turbolenta situazione dei suoi vicini orientali e occidentali.

Mohamed Ahmed al-Qabsi è uno scrittore, accademico e poeta tunisino.

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https://www.alaraby.co.uk/opinion/2019/9/15/%D8%A7%D9%86%D8%AA%D8%AE%D8%A7%D8%A8%D8%A7%D8%AA-%D8%AA%D9%88%D9%86%D8%B3-%D9%88%D8%A7%D9%84%D8%A7%D9%86%D8%AA%D9%82%D8%A7%D9%84-%D8%A7%D9%84%D8%AF%D9%8A%D9%85%D9%82%D8%B1%D8%A7%D8%B7%D9%8A-1

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