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Egitto: nuovi accordi con BP, Total e Eni

egitto bandiera egiziana
Dal blog Egitto in movimento di Ludovica Brignola

Il Ministro del Petrolio egiziano Tarek El Molla ha firmato tre nuovi accordi dal valore di 220 milioni di dollari con i giganti del petrolio Total, British Petroleum ed Eni. Gli accordi comprendono perforazioni di 6 pozzi, in blocchi esplorativi situati nell’offshore egiziano, più un bonus di 9 milioni di euro. I contratti di concessione sono il risultato, ha reso noto El Molla, del bid round internazionale competitivo di EGAS, azienda statale egiziana di oil&gas.

L’Egitto, da paese esportatore, è diventato un’importatore netto negli ultimi anni, dato che la produzione domestica non riesce a stare al passo con la crescente domanda interna. Per questo motivo il Paese sta cercando sostegni esterni, dopo che l’Arabia Saudita ha interrotto, lo scorso mese, il piano di aiuti verso l’Egitto, che consisteva in prodotti petroliferi dal valore di 23 miliardi.

Come ha reso noto il Ministro del Petrolio la scorsa settimana, uno dei possibili fronti di importazione di grezzo sarebbe proprio l’Iraq, con il quale Molla ha dichiarato di volere chiudere un accordo entro il primo trimestre del 2017.

Domenica prossima invece entrerà in vigore un accordo stipulato tra i paesi OPEC e non OPEC, che ha l’obiettivo di diminuire la produzione globale di petrolio. Alcuni tra i maggiori produttori, tra i quai Iraq e Arabia Saudita, hanno già annunciato ai loro clienti una riduzione delle forniture. Hanno aumentato invece la produzione Libia e Nigeria, escluse dall’accordo, a causa dei conflitti interni che stanno affrontando.