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Egitto: il faraone divino

Al-Tahrir (23/11/2012). Traduzione e sintesi di Ilaria Antoniello.

Lo stesso presidente Morsi si è  dimostrato come un faraone divino con decisioni che nessun dittatore al mondo ha osato prendere.

Morsi si presenta come un nuovo  Gheddafi al di sopra della legge, del sistema giudiziario e del popolo, come un dio venuto a noi da Zagazig.

Questo è un crimine contro l’Egitto e una dichiarazione della fine della Rivoluzione di Gennaio a favore della dittatura dei Fratelli musulmani.

Questa decisione divina è arrivata dopo la ricompensa israeliana al Presidente ed il sostegno americano all’uomo e alla sua posizione, uomo che come Moubarak si è messo al servizio degli obiettivi e dei sogni del Grande Israele.

La rivoluzione è finita …

Il nuovo dittatore l’ha uccisa. Il passo successivo è mettere l’Egitto in prigione.

Attendiamo gli ipocriti applausi al presidente e ai nuovi servi del faraone che accettano i passi del loro dittatore, fortificati dalle procedure giudiziarie proprio come lui auspica.

La domanda adesso è: cosa ha a che fare tutto ciò con la responsabilità del Presidente Mursi per la morte di Jaber Salah? Che importanza hanno le sue decisioni?

Se questa non è la dittatura, che cos’è? Allora che cosa stiamo aspettando?