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Egitto: Morsi tentò cambio vertici militari prima della destituzione

1ddc71a1e99ed817370f6a706700ff6cAl Wafd (19/07/2013). A pochi giorni dalla destituzione di Mohammad Morsi una profonda crisi era in atto tra presidenza e vertici delle forze armate, con il deposto presidente in procinto di licenziare il ministro della Difesa, Abdel Fattah El Sisi e di cambiare i vertici della Guardia Repubblicana.

Secondo fonti citate dall’agenzia Associated Press, le divergenze si erano ampliate dopo il rifiuto di Morsi nel procedere con l’arresto di numerosi militanti jihadisti e di Hamas responsabili del rapimento e dell’uccisione di diversi soldati egiziani in Sinai.

Secondo fonti militari e di intelligence, l’esercito informò Morsi sulla crescente presenza nella turbolenta penisola del Sinai di pericolosi militanti stranieri (soprattutto palestinesi vicini ad Hamas), ma il presidente si rifiutò di prendere provvedimenti, invitando El Sisi (il quale rifiutò) ad incontrare i vertici palestinesi della resistenza armata.

Durante una visita in Sudan, Mohammad Morsi espresse la propria disponibilità nel discutere di alcune concessioni territorali nel discusso confine tra i due paesi, questione che contribuì a creare agli occhi dell’esercito l’immagine di un presidente più interessato alle questioni regionali e all’attuazione dell’agenda islamista che al bene del proprio paese.