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Egitto: Morsi resta in sella forte dell’appoggio americano

AUS-Ambassador-to-Egypt-Anne-Peterson-meets-with-leader-of-the-Egyptian-Muslim-Brotherhood-Mohammed-Badia-620x423hram Online (29/01/2013). “Morsi indebolito ma non in pericolo”, è questa l’impressione che si respira nelle varie sedi diplomatiche  in Egitto, con l’esercito che non si schiera contro il presidente ed un’opinione pubblica che resta divisa. Secondo una fonte diplomatica occidentale “la rabbia si calmerà e il presidente resterà saldamente al comando, ma certamente dovrà fare delle concessioni”.

Fonti ben informate a Washington parlano di un comunicato molto duro contro il presidente Morsi (a seguite dell’uccisione dei manifestanti in quesi ultimi giorni) sostituito all’ultimo minuto sotto pressione dell’ambasciatore americano al Cairo , da un più generico comunicato nel quale si esortavano i leader politici egiziani al dialogo.

Fonti diplomatiche arabe a Washington confermano che la Casa Bianca è attualmente soddisfatta dell’atteggiamento di Morsi e dei Fratelli Musulmani nei confronti delle questioni chiave della regione (Siria, Iran e Gaza). L’appoggio americano ai Fratelli Musulmani è dunque per il momento garantito. Si parla solamente di qualche concessione che Morsi dovrà fare per placare la rabbia popolare, ma nulla di più.

L’amministrazione Obama resta anche convinta che l’esercito egiziano non interverrà nuovamente in questioni politiche e che non entrerà in conflitto con la presidenza, allontanando quindi il rischio di un golpe militare ( che una parte dell’opinione pubblica egiziana è addirittura arrivati ad invocare per paura del dominio islamista).