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Egitto: lo “spagnolo” che evitò il processo con Mubarak

di Manuel Altozano e Monica Ceberio Belaza. El Pais (10/06/2012). Traduzione di Roberta Papaleo

Nel luglio 2011 la polizia spagnola ha indagato su due trasferimenti di denaro sospetti, per un totale di 17 milioni di euro, a nome . È stato allora che il milionario egiziano, di 78 anni, è stato arrestato con l’accusa di presunto riciclaggio di capitali. Quando gli agenti hanno perquisito la sua casa, una lussuosa villa a La Moraleja (Madrid), hanno trovato una cassaforte contenente 300.000 euro. Tuttavia, ciò che davvero interessava Salem erano i documenti che vi custodiva: contratti e titoli di proprietà di tutti i suoi beni, principalmente in Egitto, dove ha accumulato una fortuna immensa all’ombra del suo amico Hosni Mubarak, l’ex presidente egiziano recentemente condannato all’ergastolo per l’uccisione di 850 manifestanti durante la primavera araba.

L’imprenditore ispano-egiziano era stato accusato per aver corrotto il presidente tramite l’acquisto di cinque ville a Sharm el-Sheikh del valore di più di cinque milioni di euro. In cambio, Mubarak avrebbe dato a Salem più di due milioni di metri quadrati di terreno nella zona più esclusiva della stessa città per costruire uno dei suo santuari residenziali. Lo scorso 2 giugno, lo stesso tribunale che condannò Mubarak all’ergastolo per omicidio, ha assolto Salem per prescrizione.

Per ora, Salem ha risposto solo di fronte alla Corte Suprema, che ha aperto due processi contro di lui: uno per riciclaggio di capitali e l’altro per estradizione. Sono coinvolti anche i suoi figli. L’Egitto continua a reclamarli tutti. 

In Egitto, Salem era ricercato per corruzione, riciclaggio ed altri crimini fiscali. Al momento dell’arresto, avvenuto il 14 giugno del 2011, Salem ha mostrato il suo passaporto spagnolo: ha ottenuto la nazionalità nel 2008 dopo essere stato iscritto come residente al consolato di Madrid dal 1985. E non voleva, né vuole, essere per nessun motivo estradato nel suo paese di origine.

Durante i processi, l’imprenditore ha negato qualsiasi vincolo col suo paese di origine. È arrivato a negare che avesse una casa al Cairo ed ha assicurato che veniva sempre ospitato nella casa di famiglia. Ha poi descritto nei dettagli il processo con il quale ha ottenuto la nazionalità spagnola, commentando: “Sono spagnolo. Come i miei figli ed i miei nipoti. Amo questo paese”.