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Egitto: le lanterne fatimidi, emblema del Ramadan

KHALED DESOUKI/AFP/Getty Images

lanterna fatimideEgypt Independent (04/08/2013). Ogni Ramadan la tradizione egiziana vuole che si acquistino e accendino le famose lanterne fatimidi: l’Egitto è il luogo in cui questa tradizione islamica sembra più forte che mai. In origine, nell’epoca Fatimide, queste lanterne erano di rame e vi si accendeva una candela all’interno. Si è passati poi alla latta e al vetro colorato, via via sostituite dalla plastica: oggi si trovano anche lanterne a batteria, che emettono una canzone.

Uno dei luoghi più famosi in cui cercare le lanterne fatimidi si trova nella via commerciale Ramla, a Fayoum: si tratta del laboratorio dei figli di Darwish al-Shamy. Mohsen Darwish, proprietario del laboratorio e conosciuto come “l’artista”, dice che la sua famiglia ha avviato la produzione artigianale di lanterne fatimidi ben 100 anni fa. Dalle più piccole, in cui è possibile accendere una candela, alle più grandi che possono raggiungere l’altezza di un uomo, il laboratorio produce 30 mila piccoli formati e 3 mila delle più maestose.

KHALED DESOUKI/AFP/Getty Images
KHALED DESOUKI/AFP/Getty Images

Tra le leggende raccontate dal nonno al-Shamy, c’è quella che vuole l’origine delle lanterne fatimidi legata al califfo stesso. Quest’ultimo avrebbe avuto l’abitudine di passeggiare la notte in cui appariva la mezzaluna nel cielo, e i bambini illuminavano per lui le strade, ognuno portando la propria lanterna. In un’altra si racconta che i califfi fatimidi volessero illuminare le strade del Cairo nel Ramadan e ordinarono a tutti gli imam di appendere lanterne con candele. Infine si parla anche delle donne dell’epoca Fatimide, cui era consentito uscire di casa solo nel Ramadan: nel farlo, erano accompagnate da ragazzini che portavano con sé le lanterne. Da non confondere con le lanterne cinesi, le lanterne fatimidi erano un tempo usate per decorare i palazzi.