(Agenzie). Al via oggi la conferenza “Egitto, il futuro” che si svolgerà nella località turistica di Sharm el-Sheyk. Rappresentati di 90 paesi e di 23 organizzazioni internazionali parteciperanno agli incontri che mirano a attirare nuovi imprenditori internazionali.
Sono 3 gli obiettivi principali della conferenza secondo la ministra della Cooperazione internazionale, Naglaa Al-Ahwany: presentare la visione economica del governo egiziano, presentare le diverse opportunità di investimento in vari settori e proporre progetti specifici.
Le politiche economiche del presidente egiziano hanno incluso una serie di tagli impopolari ai sussidi alimentari, insieme a una serie di provvedimenti che, secondo El-Sisi, garantirebbero un ambiente accogliente per gli investitori stranieri.
L’opinione pubblica si è divisa rispetto all’evento nazionale: se da una parte spopola sui social network l’Hashtag #EconomicsConference e si registrano numerosi messaggi di sostegno all’iniziativa governativa, dall’altra gli attivisti dell’opposizione, con il loro hashtag #EgyptIsNotForSale (l’Egitto non è in vendita), definiscono il summit come due giorni di incontri per “derubare l’Egitto”.
La paura è che l’apertura agli investimenti esteri porti a un significativo abbandono del paese delle attività egiziane, senza che questo migliori la situazione economica dei ceti più bassi.
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