Egypt Independent (25/11/2012). Il confronto tra giudici e Mohamed Morsi appare questa mattina su molti giornali egiziani. Al-Ahram, testata di Stato, titola la prima pagina “Un giorno indaffarato per i giudici nello sfidare la dichiarazione costituzionale”. Il giornale parla di reazioni diverse, con la maggior parte dei giudici che avrebbe deciso di continuare a lavorare, mentre alcuni avrebbero sospeso il proprio lavoro. Corti ad Alessandria, Qalyubiya e Beheira si sarebbero rifiutate di fare udienza. Il quotidiano cita poi il Consiglio Supremo della Magistratura che definisce la dichiarazione costituzionale “una violazione senza precedenti dell’indipendenza della magistratura e di chi la guida”. Interessante come il giornale riporti anche un intervento di Talaat Abdallah, di recente nominato da Morsi come procuratore generale al posto di Abdel Meguid Mahmoud. Nell’intervento Abdallah dice che lavorerà per riportare diritti e libertà gettando le basi per leggi e giustizia.
Sul giornale del partito Libertà e Giustizia, invece, spiccano titoli che indicano il sostegno della gente alla dichiarazione costituzionale del presidente Morsi, ignorando tout court le notizie sulle reazioni dei giudici. In cima alla prima pagina il quotidiano mette un sondaggio che mostrerebbe come, su Facebook, quelli a favore della decisione di Morsi oscillino – a seconda del target di riferimento (AlJazeera ed altre pagine) – tra il 74 e il 91 percento degli utenti. Sotto i risultati c’è un titolo in grassetto nero che annuncia: “Sit-in nei governatorati e un milione in piazza martedì a sostegno del presidente”. Il titolo è seguito da “Il procuratore generale: presto Mubarak davanti a corte rivoluzione”: un titolo accattivante che di sicuro farà presa su molti egiziani che accusano Mubarak dell’uccisione di manifestanti pacifici nel corso della rivoluzione del 25 gennaio 2011.
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