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Egitto: i cristiani e le prossime elezioni parlamentari

pb-121213-egypts-copts-03.photoblog900Ahram Online (24/02/2013). La presidenza egiziana annuncia le date per l’elezione del nuovo parlamento, 27 e 28 aprile. Niente di strano se non fosse che proprio in quei giorni i copti celebrano la santa pasqua. Sebbene il presidente Morsi abbia deciso di anticipare di una settimana le votazioni dopo molte proteste, l’episodio non ha fatto altro che aumentare il senso di emarginazione che regna all’interno della comunità cristiana d’Egitto.

Nabil, gioielliere di Heliopolis commenta: “ci ha veramente sorpreso l’annuncio del presidente Morsi, non hanno minimamente pensato alle nostre festività, ma ammettiamolo, non sono tempi facili per noi”. E aggiunge: “lo stato non ha mai prestato particolare attenzione alle nostre festività religiose, neanche Mubarak, sebbene lui e i suoi figli partecipassero ogni anno alle nostre celebrazioni”.

Rami Kamil, attivista per i diritti umani non si limita a condannare l’emarginazione dei copti, bensì parla di un problema sociale più ampio: ” lo stato deve essere più presente e punire gli attacchi fisici e verbali contro i copti, così come deve impegnarsi, prima che sia troppo tardi a sanare le fratture che stanno lacerando la società egiziana, parlo del crescente divario  tra ricchi e poveri, delle continue lotte tra le varie anime dell’islam politico, e della continua lotta tra laici e religiosi, senza contare che la situazione economica e la prossima campagna elettorale rischiano di aumentare la tensione e l’esasperazione all’interno della società egiziana”.