Ahram Online (23/08/2013). Le autorità non hanno protetto le chiese dagli attacchi nonostante i chiari segnali di tensione e le minacce, sono queste le accuse mosse da Human Rights Watch contro il governo egiziano e le forze di polizia dopo il rogo di circa 42 chiese (oltre ad esercizi commerciali ed abitazioni) avvenuto immediatamente dopo il violento sgombero dei sit-in pro Morsi al Cairo.
Secondo alcune testimonianze, le chiamate d’emergenza a esercito e polizia fatte dai cristiani durante gli attacchi non avrebbe portato, nella maggior parte dei casi ad alcun intervento.
Ma Human Rights Watch accusa anche gli islamisti di aver contribuito a creare un clima di tensione “dopo settimane di proclami dai palchi dei sit-in che incitavano alla violenza settaria e dopo il silenzio di gran parte dei leader della Fratellanza a seguito degli attacchi”.
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