Youm7 (06/12/2012). Ala al-Atar, membro del Consiglio del Sindacato dei giornalisti, ha annunciato la morte clinica di al-Hassini Abudaif, giornalista del quotidiano Al-Fajr, in seguito a un colpo di arma da fuoco alla testa avvenuto alle ore 2.30 della mattina, all’angolo tra via Marghani e via Khalifa al-Maamon. Uno degli amici che era con lui al momento in cui è avvenuto il fatto ha dichiarato che il collega non si trovava nel cuore degli avvenimenti poiché gli stava mostrando dei film che documentavano le aggressioni dei Fratelli musulmani sui manifestanti della scorsa notte.
Al-Atar ha dichiarato a Youm7 che dopo essere stato colpito, il giornalista è stato portato in due ospedali ed entrambi hanno rifiutato di accoglierlo, fino ad arrivare all’ospedale universitario di al-Zahra, dove ha aspettato due ore prima dell’arrivo di un neurochirurgo. Secondo il referto medico rilasciato dall’ospedale, il colpo è stato sparato da una distanza inferiore ai due metri, facendo sì che il proiettile entrasse completamente nella testa, all’interno della quale è esploso.
Al momento Abudaif è attaccato a un respiratore e il suo cuore lavora grazie a delle macchine. Stando al referto dei medici, il colpo è stato intenzionale ed aveva lo scopo di ucciderlo. Secondo le dichiarazioni di Al-Atar, infatti, il giornalista era noto per la sua partecipazione alle manifestazioni ed è stato preso di mira perché aveva documentato quello che aveva fatto la fratellanza.
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