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Egitto: gli Islamisti dominano i sit-in in piazza Tahrir

Egypt Independent (22/06/2012). Poche migliaia di persone provenienti da diverse parti dell’Egitto hanno risposto all’invito dei Fratelli Musulmani a fare dei sit-in e delle proteste in piazza Tahrir. Il numero dei manifestanti era basso confrontato alle maggiori proteste che l’epicentro della rivoluzione ha visto nella sua storia e comprendeva principalmente islamisti, nonostante l’invito a formare un unico fronte con i cristiani e i liberali contro la giunta militare.

I Fratelli Musulmani, il suo partito Giustizia e Libertà, il movimento Salafita e il partito Nour chiedono l’annullamento degli emendamenti costituzionali  emanati dal Consiglio Supremo delle Forze Armate (SCAF) il 17 giugno che limitano il potere del presidente e basano l’equilibrio dei poteri su un organismo non eletto di generali, contrariamente al passaggio di potere ad un governo civile eletto alla fine di giugno.

Inoltre, i manifestanti protestano contro la dissoluzione del Parlamento, unica istituzione eletta dalla fine della rivoluzione del 25 gennaio, dalla sentenza di una corte che lo ha dichiarato incostituzionale. Altre richieste riguardano la fine del potere dei militari di arrestare civili e, in generale, la fine del governo militare.