(Agenzie). Molte donne egiziane hanno denunciato una situazione particolare che si trovano ad affrontare durante questa stagione estiva. Le zone “hijab-free” sembrano essere salite in popolarità e di conseguenza molti ristoranti e resort di alto livello hanno deciso di applicare un divieto di ingresso alle donne che indossano il velo.
Utenti dei social network in Egitto hanno fatto ricorso a Facebook e Twitter la scorsa settimana per condannare questa decisione.
Molti considerano il divieto come un’azione “discriminatoria” contro la pratica delle donne musulmane in Egitto, un paese in cui il 90 per cento della sua popolazione è musulmana.
Il divieto non è del tutto nuovo, anzi sembra pratica comune a resort e ristoranti frequentati da stranieri, in città come Sharm el-Sheikh e Hurghada.
Non e’ assolutamente vero!!! Vivo in Egitto da 12 anni, tra Sharm, Cairo e Alessandria e OVVIAMENTE le donne velate hanno libero accesso ai resort e anzi in questi ultimi 2 anni sono anche aumentate visto che e’ salito di molto il numero di egiziani che vanno in vacanza a Sharm o Hurghada!
Esiste pero’ un divieto per le donne velate, in alcuni casi e non tutti, ripeto, non tutti lo applicano. In alcuni resort le donne velate non possono usare la piscina, poiche si bagnano con tutti i vestiti e questo e’ antiigienico. Alcuni locali, ristoranti e night club, vietano l’accesso alle donne velate, in quanto , in teoria, un musulmano non dovrebbe trovarsi in luoghi in cui e’ servito alchool. Resta il fatto che questi divieti , siano eccessivi e cmq discriminatori, specialmente in un paese a forte maggioranza musulmana come l’Egitto.
Mi trovo d’accordo col divieto per l’uso della piscina ma nn per quello dei locali pubblici.
Anche noi abbiamo le suore di clausura tutte velate ….. ma c’e’ un motivo appunto come in tutte le religioni, protezione dal mondo esterno……che sarebbe per queste religioni ….perdizione, corruzione, quindi e’ una scelta, chi la fa dovrebbe starsene puro e candido a casa o in convento….senza imporre le proprie regole agli altri, come invece molte famiglie fanno alle proprie ragazze e figlie. Testimonianza di una donna che ha il 70% di amiche musulmane, e che vive in Egitto.
[…] L’articolo di Arabpress […]