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Egitto: detenuti di Abbasiya in sciopero dell’acqua

Egypt Independent (07/06/2012). Dopo due settimane di sciopero della fame, dieci detenuti per via degli scontri avvenuti lo scorso mese ad Abbasiya, hanno iniziato a rifiutare l’acqua. L’iniziativa ha preso piede dopo che lo SCAF (Consiglio Supremo Forze Armate) ha ignorato le richieste per la loro liberazione, nate sulla base del loro stato di salute in cattive condizioni. Uno dei detenuti è l’ingegnere Haitham Mohamed, 28 anni, che ha iniziato la sua protesta di sciopero della fame due settimane fa, contro una detenzione senza accuse né prove, e contro il processo militare ora in corso per giudicarlo. Questo è quanto riferito dal fratello di Haitham, Walid, stando al resoconto del quale la salute dell’ingegnere starebbe peggiorando ora che rifiuta anche l’acqua.

 

Un altro detenuto è Mahmoud Amin, che è stato medicato per una ferita all’occhio che gli ha causato l’infiammazione del nervo oftalmico. Il suo stato di salute richiede un tipo di cure che l’amministrazione carceraria non consente. Un suo amico, Mohamed Talaat, ha detto che “Mahmoud ha perso l’occhio destro il 25 gennaio 2011: è stato uno dei primi feriti della rivoluzione. Nel suo corpo sono presenti ancora 17 proiettili di gomma, e il nervo oftalmico è rimasto compromesso dalla ferita. Le cure che sta ricevendo sono ancora a suo carico”. Secondo quanto riportato da Mohamed, il suo amico non è stato arrestato al sit-in di Abbasiya, ma mentre si stava recando all’ospedale della zona. Alcuni ‘scagnozzi del regime’ lo hanno colpito all’occhio destro con una spranga di ferro, accoltellandolo nella parte sinistra del corpo e provocandogli escoriazioni alla testa. “Mahmoud ha chiesto agli ufficiali dell’esercito di metterlo in salvo dagli scagnozzi, ma invece è stato arrestato e portato sull’auto della polizia”, ha raccontato ancora il suo amico. Ha ricordato inoltre che anche Amnesty International ha lanciato un monito allo SCAF affinché rilasci Mahmoud Amin.