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Egitto: Australia sospende commercio di bestiame dopo polemica animalisti

egitto, bestiameDaily News Egypt (05/05/2013). L’Australia ha sospeso il commercio di bestiame diretto in Egitto dopo che il video di un presunto mattatoio egiziano ha mostrato dei maltrattamenti sugli animali. La polemica si è accesa quando il gruppo di animalisti “Animals Australia” ha avviato indagini sui mattatoi egiziani. Questi ultimi erano stati approvati da un accordo congiunto firmato nel 2010 che riavviava le esportazioni di bestiame dall’Australia in Egitto dopo un ultimo caso di maltrattamento. Il ministero australiano dell’Agricoltura, della Pesca e delle Foreste (DAFF) ha detto al riguardo di aver già consultato le autorità egiziane e di aver richiesto indagini specifiche. Come Paese musulmano, l’Egitto segue le pratiche di macellazione degli animali legate alla legge islamica. Perché la carne sia “halal” la gola, la carotide, la trachea e le giugulari sono recise con un unico taglio. L’animale è poi lasciato dissanguarsi prima di procedere alle altre fasi della lavorazione. Già nel 2009 uno studio condotto dai ministeri dell’Agricoltura britannico e neozelandese, ha concluso che la macellazione di animali in base alla legge islamica e alle pratiche ebraiche (che non prevedono cioè lo stordimento dell’animale) sarebbe “inumana”, per il dolore provato dagli animali.