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Educazione: analfabetismo nel mondo arabo almeno fino al 2040

Al-Sharq al-Awsat (02/09/2012). Secondo alcuni esperti di educazione e formazione, il problema dell’analfabetismo nel mondo arabo non potrà ancora essere debellato completamente per almeno i prossimi vent’anni, con previsioni che stimano l’eliminazione dell’analfabetismo maschile non prima del 2025 e di quello femminile nel 2040.

Il dottor Abd al-Aziz bin Abd Allah bin Sa’ad al-Sunbul, professore di Educazione presso la King Saud University, ha dichiarato che i paesi arabi hanno iniziato a  finanziare dei programmi di alfabetizzazione, anche se la percentuale ad essi dedicata costituisce una parte minima dell’intero budget previsto per la pubblica istruzione (solo lo 0,24%). Il professor al-Sunbul ha inoltre dichiarato che l’Arabia Saudita è stato il paese che ha stanziato più quote ai programmi di alfabetizzazione rispetto alle altre nazioni del mondo arabo. Ha inoltre spiegato che i paesi arabi spendono circa l’84% delle risorse dirette all’alfabetizzazione per coprire i salari, i premi e i bonus per il personale docente; gli stanziamenti per la ricerca invece, nonostante la sua importanza preponderante, risultano essere i più bassi.

Da parte sua, Ashraf Batran, accademico palestinese, ha affermato che nonostante negli ultimi 50 anni i paesi arabi abbiano acquisito una maggiore libertà economica grazie allo sfruttamento delle risorse petrolifere e degli enormi profitti da esse ricavati, i sistemi educativi non hanno raggiunto un buon livello qualitativo, andando inoltre ad intaccare le priorità dei cittadini.

Uno studio recente ha stimato che il tasso di analfabetismo in alcuni paesi arabi sfiora il 60%, contro il solo 3% di molti paesi industrializzati. Alla base di questo grande deficit ci sono vari fattori, come ad esempio la qualità dei mezzi tecnici messi a disposizione per l’istruzione, a volte insufficienti o addirittura primitivi; inoltre, un altro tasto dolente nel campo dell’istruzione sono la debolezza delle politiche pubbliche ed amministrative e la carenza di formazione del personale docente stesso, problemi che purtroppo non si limitano alla sola sfera dell’educazione.