Siria Zoom

Ecco le donne che stanno salvando la Siria dalle bombe

di Bissan. The Syria Campaign (12/12/2014). Traduzione e sintesi di Claudia Avolio.

Fino ad ottobre, quasi tutti i membri ufficiali dei White Helmets – la Protezione Civile siriana – erano uomini. Ma ora, in sole poche settimane, ad Aleppo ed Idlib si sono create delle squadre composte da donne. Cinquantasei donne volontarie stanno al momento mettendo a rischio la propria vita per salvare gli altri, e molte altre stanno aspettando di unirsi a loro. I White Helmets sono disarmati ed imparziali, guidano veicoli che li conducono dove sono caduti i barili bomba e i missili e scavano in cerca dei sopravvissuti, con strumenti o a mani nude. Danno loro assistenza medica e li trasportano in un punto più sicuro. Lavorano nei luoghi più pericolosi del mondo e solo nell’anno trascorso hanno salvato 10229 vite.

Le donne coinvolte mettono la propria vita a repentaglio per aiutare chiunque abbia bisogno d’aiuto, pienamente consapevoli del fatto che i luoghi dei salvataggi sono spesso presi di mira per un secondo round di bombardamenti. L’esistenza di squadre al femminile è cruciale. Nelle parti più conservatrici della Siria, le comunità non sono a proprio agio con donne e ragazze messe in salvo da uomini, soprattutto quando violenti attacchi o attacchi a base di gas cloro ne danneggiano i vestiti lasciandole nude. Alcune donne in queste condizioni si sono rifiutate di essere guardate o salvate da volontari uomini quando ne avevano bisogno. Le donne volontarie sono dunque vitali per salvare vite nel corso di tragedie simili.

Se gli uomini dei White Helmets sono estremamente a favore delle loro nuove colleghe, qualcuno nella comunità in senso più ampio si mostra scettico verso queste donne che svolgono “un lavoro da uomini”. Loro sono tuttavia ben determinate a mettere sé stesse alla prova e lasciano che sia il loro lavoro a parlare da solo. I volontari dei White Helmets provengono da esperienze di vita tra le più disparate: sono insegnanti, casalinghe, infermiere e studenti universitari di chimica ed ingegneria.

“Con gli uomini e le donne che prendono entrambi parte nei salvataggi, cambieremo il modo in cui i siriani vedono sé stessi ed il loro ruolo nella società. Ricostruiremo e costruiremo, diffondendo valori di uguaglianza, dignità e libertà,” dice Shahd, casalinga che ha scelto di diventare volontaria dei White Helmets ad Aleppo. I White Helmets hanno un motto: “Salvare una vita è salvare l’umanità intera”. In un momento in cui in così tanti hanno scelto di uccidere, questi eroi siriani hanno scelto di proteggere la vita.

Per saperne di più si può visitare il sito WhiteHelmets.org

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