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È possibile far progredire La Mecca?

La Mecca
La nuova commissione reale ha il compito di rivedere la situazione attuale e migliorarla per far sì che si raggiunga il numero di 30 milioni di pellegrini all’anno, come indicato nel progetto Saudi Vision 2030

Di Abdel Rahman al-Rashed, Sharq al-Awsat (04/06/2018). Traduzione e sintesi di Sabrina Campoli.

Sull’aereo di ritorno verso Londra ho notato che circa la metà dei passeggeri erano pellegrini, giunti per far visita a La Mecca nel mese di Ramadan, mese sacro durante il quale la città viene affollata da milioni di musulmani, provenienti da ogni parte del mondo. Proprio in questo mese, il re saudita Salman bin Abd al-Aziz, custode delle due moschee, ha ordinato l’istituzione di una commissione reale nella città di La Mecca, le cui attività dovrebbero partire tra tre mesi, quando le procedure per la sua istituzione saranno completate.

In primo luogo, questa nuova commissione ha come scopo quello di cambiare il concetto dei servizi messi a disposizione dei pellegrini, ma anche il volto stesso della città. La Mecca è la capitale del mondo islamico, luogo in cui più di un miliardo di musulmani vi giungono per pregare, ed è per questo che tutti i re sauditi che si sono succeduti negli ultimi 80 anni hanno posto la città al centro dei loro pensieri. Ciò che è stato fatto fino a oggi è stato concentrarsi sull’espansione della Grande Moschea, al-Masjid al-Haram, rendendola la più grande al mondo; il nuovo progetto invece, prevede il miglioramento e il potenziamento dei servizi a favore dei pellegrini che vi giungono per il hajj, (il pellegrinaggio che fa parte dei cinque pilastri dell’Islam) e per umra, (il pellegrinaggio che può essere effettuato in ogni periodo dell’anno).

Sono milioni i musulmani che ogni anno visitano la città sacra, ma il viaggio per loro è davvero difficile, ed è per questo che vi restano il tempo necessario al “dovere religioso” e poi ripartono. Oggigiorno questo viaggio religioso può essere facile e leggero da affrontare? Onestamente no! All’aeroporto di Gedda ho visto tutte le peripezie che i pellegrini affrontano prima e dopo il pellegrinaggio, tutto fa parte del viaggio di fede, ma come esperienza personale è davvero scomoda e scoraggiante. Il numero di musulmani che ha la possibilità di raggiungere l’Arabia Saudita per il pellegrinaggio è davvero inferiore rispetto a quelli che vorrebbero visitare questo luogo di culto, e questo perché mancano i servizi principali. La nuova commissione reale ha il compito di rivedere la situazione attuale e migliorarla per far sì che si raggiunga il numero di 30 milioni di pellegrini all’anno, come indicato nel progetto Saudi Vision 2030.

È questa la sfida che deve affrontare la commissione guidata dal principe ereditario saudita Mahammed bin Salman. Il numero di pellegrini aumenterà solo se questi ultimi riterranno il viaggio piacevole e non stressante, come può esserlo un viaggio a Parigi o Dubai. Bisogna costruire reti di trasporto alla portata di tutti, hotel, strutture ospedaliere e istituire servizi di sicurezza, capaci di servire 3 milioni di visitatori al mese. Questo è ciò che ci aspettiamo dalla nuova commissione reale.

Abdel Rahman al-Rashed, intellettuale saudita, ex direttore di Sharq a-Awsat e direttore della televisione al-Arabiya.

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