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È giunto il momento delle contro-fatwa

conferenza fatwa

Editoriale. The National.ae (19/08/2015). Traduzione e sintesi di Omar Bonetti.

Di tutte le maniere che si possono adottare per combattere la retorica estremista di gruppi come Daesh (ISIS), la promozione e la diffusione di fatwa moderate sono una mossa logica. Alcune dei più eminenti chierici musulmani si sono incontrati questa settimana al Cairo in occasione della Conferenza Internazionale della Fatwa. Essi hanno discusso dell’importanza del carattere moderato che le fatwa devono avere per affrontare coloro che giustificano, ingiustamente, atrocità in nome dell’Islam.

Durante l’incontro, in modo particolare, gli esperti di diritto islamico hanno convenuto sulla necessità di stabilire un miglior coordinamento giuridico. A questo scopo, le fatwa dovranno enfatizzare gli insegnamenti islamici più moderati ed essere espresse in modo da coinvolgere le persone più giovani, che normalmente sono l’obiettivo della radicalizzazione. Questo cambiamento è già in atto. Per esempio, l’anno scorso sei studiosi musulmani inglesi hanno emesso una fatwa che condanna “l’ideologia avvelenata” di Daesh e proibisce alla gioventù di unirsi ai movimenti estremisti in Iraq e in Siria.

Durante lo scorso Ramadan, gli Emirati Arabi hanno ospitato una serie di convegni su quest’argomento. Uno di essi è stato guidato da Usama Sayyid al-Azhari, un influente studioso, che ha messo in luce come Al-Qaeda, Daesh e Boko Haram abbiano una simile “filosofia oscura caratterizzata da una visione feroce.”

Ciononostante, una mera strategia difensiva non è abbastanza. Oltre alle fatwa che si occupano della tolleranza dell’Islam, rigettando la violenza contro gli innocenti, gli esperti di diritto islamico hanno la responsabilità di rispondere e confutare le ideologie perverse.

Per ogni fatwa emessa, dovrebbe esserci una contro-fatwa che metta in luce il vuoto morale della precedente. Per ogni sito internet creato dagli islamisti radicali, dovrebbe essercene uno con un contro-messaggio. I musulmani hanno bisogno di essere attivi in rete e di essere creativi nel mostrare il vero volto dell’Islam. Il centro Sawab di Abu Dhabi, per esempio, ci ha già pensato, dando voce a milioni di musulmani uniti contro le falsità diffuse da Daesh e dagli altri gruppi estremisti.

In definitiva, gli esperti di diritto hanno un ruolo fondamentale nell’interpretazione del credo, ma ogni persona e, in generale, tutti i livelli della società devono disseminare messaggi dai contenuti moderati.

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