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Da dove proviene l’influenza dell’estremismo?

Di Ahmad Asid Goud (25/03/2014). Traduzione e sintesi si Maryem Zayr.

In un’intervista sulla diversità dei media, ho criticato uno dei responsabili di alcuni canali televisivi che impongono ai predicatori di essere estremisti. Uno di essi, ha più volte espresso la propria opinione su alcuni atteggiamenti e situazioni considerati incompatibili sia con la cultura marocchina che con gli impegni e gli obblighi imposti dallo Stato.

La risposta del responsabile è stata a dir poco strana: “Noi non siamo d’accordo con le sue idee, ma lui ha un pubblico vasto!”. Questa risposta ha sollevato la questione su quanto la linea editoriale dei canali radio privati sia in linea con gli interessi del Paese, mettendo così in discussione le ragioni per cui un discorso estremista possa essere oggetto di interesse da parte del pubblico a casa. Ci sono molti predicatori che esprimono opinioni razionali, invitando al perdono e alla fratellanza, ma non riescono ad ottenere il successo raggiunto dai predicatori che invitano all’estremismo religioso, di conflitto con gli interessi della società.

A queste trasmissioni si rivolge un pubblico con molte problematiche, spesso i toni sono bassi e le voci tremanti, elementi che indicano la fragilità di questi individui bisognosi di essere salvati dal tormento che affligge le loro coscienze. Questo genere di persone non accetta chi suggerisce di usare le loro menti e di mostrare la volontà e fiducia in se stessi nel rispetto della legge e delle istituzioni. Per questo motivo ripongono la loro fiducia in predicatori che danno risposte definitive e determinate, perché è “la parola di Dio”, oppure si rivolgono a stregoni e ciarlatani credendo che possiedano poteri superiori e fortemente metafisici.

Come si spiega che sia il buon senso che la legge considerano la violenza contro le donne come un fatto negativo che deve essere combattuto, mentre il cittadino si affida all’opinione del predicatore per chiedere se sia lecito o meno picchiare la propria moglie? E infatti, ecco la risposta: “Sì, nell’Islam è lecito disciplinare la donna, ma ci sono delle regole da rispettare; tuttavia, per quanto riguarda la lotta contro la violenza sulle donne, è un discorso introdotto dagli occidentali che non ha niente a che fare con le nostre tradizioni”.

Altro esempio: il cittadino sa che il matrimonio precoce è un fatto considerato inaccettabile, ma tuttavia si fida solo del parere del predicatore, che naturalmente non lo delude. Il responso è di nuovo conclusivo e decisivo: “Se il corpo della ragazza evidenzia segni della pubertà, non vi è alcun problema nello sposarla”.

La legge preoccupa il cittadino in conflitto con i suoi istinti e trova sostegno solo nell’estremismo. Molte persone sono state cresciute in ambienti famigliari o sociali molto duri e violenti: per loro la legge di Dio è destinata ad essere dura e rigida contrariamente ai veri dettami della religione. I predicatori estremisti sono consapevoli di questa situazione e dell’ignoranza all’interno della società e per questo trovano piacere nel demolire gli Stati moderni.

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