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A Damasco, un libro diventa il migliore amico della gente

Di Marcia Lynx Qualey. Your Middle East (11/04/2016). Traduzione e sintesi di Giusy Regina

La BBC ha recentemente pubblicato un’intervista fatta ad un attivista-bibliotecario – “Ahmed” – che lavora nei sobborghi di Damasco.

Il reporter della BBC ha chiesto ad Ahmed perché, in mancanza di cibo, elettricità, sicurezza a causa di bombardamenti, la gente a Damasco dovrebbe aver bisogno di una biblioteca. 

Ahmed ha risposto: “Anche se la gente ha fame e non ha cibo, dovrebbe poter leggere, imparare, educare se stessa. Solo in questo modo è possibile sviluppare le proprie capacità, la personalità di ognuno. È questo il motivo per cui i libri sono estremamente importanti in questo momento”. E ha continuato: “Noi abbiamo un detto che recita: Durante l’assedio, durante la guerra, in questi tempi bui, il migliore amico di una persona è un libro. Se non si dispone di elettricità e di cibo, un libro diventa davvero il tuo migliore amico”.

Il giornalista allora gli chiede perché proprio una biblioteca. E Ahmed risponde: “Quando abbiamo iniziato la nostra rivoluzione, il nostro obiettivo non era quello di demolire le cose, bensì di costruirle”. Così gli attivisti hanno messo insieme libri per questa biblioteca, ospitata in un edificio di quattro piani, messo a disposizione da persone del posto.

“Ogni volta che prendiamo un libro da qualcuno, scriviamo il nome della persona sul libro stesso, in modo che la gente che lo prende in prestito sa che abbiamo preso quel libro specifico da quella persona, e nel caso in cui la persona volesse tornare a riprendere il suo libro, saprebbe dove trovarlo”.

Ahmed ha detto  che al momento ci sono 30.000 libri nel salone centrale del palazzo e altri 2.000 libri nel magazzino. L’edificio è stato bombardato più volte, tanto che una parte del piano superiore è quasi completamente distrutta. 

I libri che gente legge sotto assedio non sono poi così diversi da quelli che si leggono in altri momenti e condizioni, ha specificato Ahmed: “Abbiamo un sacco di richieste per il libro Le sette regole per avere successo (The seven habitus of highly effective people), di Stephen R. Covey e per un libro sull’arte di come confrontarsi con le persone. Molti inoltre amano L’alchimista di Paulo Coelho.

La biblioteca è aperta a tutti, ma non tutto il giorno, in quanto “le persone che catalogano i libri sono rivoluzionari e non possono essere presenti sempre. Al momento, siamo aperti dalle 11 del mattino fino alle 17″, riferisce Ahmed.

Marcia Lynx Qualey è una scrittrice che cura un blog sulla letteratura araba

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