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Dall’Algeria con talento: Mehdi Elias Baba-Ameur

 Salve e tanti auguri di buon anno a tutti! vorrei condividere con voi la conoscenza di un giovane talento algerino, e del suo sogno in musica. Ho avuto modo di intervistarlo e sono rimasta piacevolmente colpita dalla freschezza e spontaneità delle sue parole. Ho voluto lasciarle così, quindi, e benchè l’intervista sia diventata molto lunga, ve la propongo intatta. Quella di oggi è la prima parte, in cui Mehdi racconta della sua passione per la musica e per il violoncello, di come è arrivato in Italia e dei suoi sogni di musicista. Nella prossima puntata, Mehdi ci parlerà dei suoi progetti musicali. Buona lettura e ancora buon anno a tutti!

Cinzia: – Mehdi, piacere di conoscerti e, fra poco, sarà un piacere anche per i nostri lettori. Ci vuoi parlare di te? da dove vieni e dove è nata la tua passione per la musica? – Come mai hai deciso di venire a studiare in Italia? so che sei stato un talentuoso allievo del Conservatorio di musica Santa Cecilia, a Roma. Raccontaci!

Mehdi : Mi chiamo Mehdi Elias Baba-Ameur, vengo dall’Algeria, da un quartiere popolare di Algeri (Casbah), nato il 05 novembre 1988. Mio padre lavora presso l’istituto nazionale superiore di musica di Algeri, a volte quando uscivo da scuola andavo al suo ufficio quindi si sentiva sempre la musica nelle classi vicine e ho cominciato un po’ ad avere la curiosità. Un giorno mio padre ha ricevuto un invito per un concerto dell’orchestra sinfonica dell’Algeria é per la prima volta che vado a vedere un concerto dal vivo, avevo solo 11 anni; ero molto contento, durante il concerto guardavo tantissimo il primo violoncellista dell’orchestra. Mi sono fissato su di lui, come suonava e anche sentivo il suono di questo strumento che prima non lo conoscevo, perché in Algeria questi tipi di strumenti sono sconosciuti per noi, perché non si usano molto con la musica Algerina. Allora dopo qualche giorno mio padre chiede a me e mia sorella “Cosa volte suonare, che strumento?” Mia sorella ha detto il Piano ed io Violoncello ! 🙂 E mio padre “cosa?? Violoncello ??” Io : “Siii voglio suonare quello, mi piace ! “ Allora mio padre, siccome lavorava in quell’ Istituto della musica, ha preso in prestito un violoncello piccolissimo, un 2/4. Qui avevo quasi 12 anni, e mi sono iscritto al Conservatorio centrale di Algeri, che é molto vicino a casa ! La mia prima lezione me la ricordo ancora, é stato molto bello di conoscere questo mondo della musica. Appena ho finito la lezione il mio professore ha detto a mio padre : “Ooou! questo ragazzo ha un talento! già prima lezione ha imparato tante cose! “ Quindi studiavo a scuola tutto il giorno, poi dalle 17 facevo la lezione di violoncello e solfeggio. In quel periodo stavo all’ ufficio di mio padre, studiavo il violoncello e mi ha visto il direttore di mio padre, anche lui é musicista e direttore d’orchestra. Mi ha visto ed é rimasto a guardarmi, e mi dice : “Ma tu da quando è che suoni?”. Rispondo : “Da una settimana !” Lui mi dice “Cosa?”.  Mi ha dato da leggere prima vista un spartito ed io ho cominciato a suonarlo, e lui mi dice : “Senti, io ho un piccolo ensemble di giovani come te e voglio che tu vieni a suonare con loro”. Io accetto, ero l’unico violoncellista in questo ensemble ed abbiamo fatto tanti concerti. Ci vedevamo quasi ogni giorno dopo scuola e lui ci portava i cioccolatini, ci trattava molto bene come i suoi bambini, con lui ho imparato tantissimo. Grazie a questo maestro (Moukari Boukhari) mi sono avvicinato di più  alla musica; eravamo tutti contenti, per 4 anni che ci conosciamo sembrava da una vita.  Lui diceva sempre a mio padre : “Lascialo fare il musicista, sarà molto bravo, ha un talento” (perché mio padre non voleva che io faccio la musica come mestiere ). Poi ci ha lasciati nel 2005, é morto e aveva quasi 50 anni; ci ha lasciati orfani, dopo di lui tutto é crollato, l’Algeria ha perso un grande maestro, lo dico sempre, dopo di lui é tutto finito: non c’é più l’ensemble e ci siamo persi i contatti disperati; tanti musicisti di questo ensemble hanno smesso la musica. Ma io ho avuto il coraggio, lui era sempre nella mia mente e siccome lui si aspettava da me tante cose, ho continuato a studiare al conservatorio il violoncello e poi dopo, per perfezionarmi, mi sono iscritto all’Istituto Regionale di Formazione Musicale di Algeri. Avevo 15 anni. Quindi da qui inizia la carriera 🙂 A maggio 2005 c’era una masterclass di un pianista canadese famoso, Alain Lefévre, all’istituto dove lavora mio padre; andavo spesso a vedere le masterclass che fanno li. Allora dopo che ha finito di suonare, questo pianista ha chiesto ai ragazzi : “Chi vuole suonare ??” Nessuno alza la mano, io ho detto dentro di me “Perché non provo la mia chance voglio farmi presentare davanti ad un pianista come lui” e ho alzato la mano 🙂 Ho detto “Io ho una musica, “Elegie” di Gabriel Fauré ,vorrei che lei mi accompagnasse!! “ Lui mi dice “Certo !”  Allora ho fatto uscire il mio violoncello e mio padre mi dice  “Hey, sei sicuro che suoni??!)”, perché non se lo aspettava, era la prima volta che mi presentavo davanti ad una sala piena di musicisti, e comincio a suonare ….. A un certo punto smette il pianista di suonare ! Mio padre hhhhhhhh !!! si aspettava che questo pianista mi butta il piano sopra la testa. Il pianista si gira su di me e mi chiede “Ma quanti anni hai?” ed io : “15 anni !” Lui mi dice: “Ma che emozione !! che suono !!! É bellissimo, sei così giovane e suoni così ! “ E mi ha chiesto di ricominciare a suonare questo pezzo. Dopo aver finito mi dice: “Come ti chiami?” Io: ” Mehdi !” Lui: “Mehdi, ti va di suonare con me questo pezzo al concerto in una sala ad Algeri ?!” Ed io rispondo : “Certo, é un piacere!” Mio padre era molto orgoglioso di me, all’ Istituto tutti gli facevano i complimenti !  É arrivato il giorno del concerto! Ooouuuu! ho visto da fuori una fila che non finisce mai  e ho detto “o Diooooo!” C’erano ministri, ambasciatori giornalisti.. E anche Musicisti La sala pienissima !! Dentro di me dicevo “E’ arrivato il momento !” E pensavo al mio maestro (Moukari Boukhari),  ho pensato che lui sarà orgoglioso di me, oggi, quindi devo dare tutto quello che ho! Quando sono entrato la sala non si sentiva una mosca, tutti molto attenti. Ho cominciato a suonare, era emozionante, forse uno dei più belli concerti della mia vita ! Finito il pezzo Waoooooooo! Applausi: sentivo Bravooooo bravooooo !! Mi veniva da piangere, era bellissimo ! Finito il concerto entra a salutarmi il ministro della cultura Khalida Toumi ,é  stato bello da parte sua; mi ha ringraziato e sempre, quando mi vedeva in altri occasioni, mi salutava e mi chiama anche “Mehdi”! E poi le interviste con i giornalisti e anche la TV ! Mi hanno chiamato all’Orchestra Sinfonica dell’Algeria per suonare con loro! Quindi l’inizio del successo e il sogno che si realizza :))) Ero il più giovane musicista dentro questa orchestra ! I mie genitori molto contenti di questo successo,orgogliosi! Mio padre si ricorda sempre la parola del maestro (Moukari Boukhari) “Lascialo fare il musicista, lui é bravo e ha un talento!” Quindi, siccome ero membro dell’Orchestra Sinfonica dell’Algeria, venivano a suonare diversi musicisti internazionali con questa orchestra, e allora chi viene?! Il mio maestro attuale, Maurizio Gambini, violoncellista. É venuto per un concerto, allora durante una pausa di prove mi sono presentato da lui ( lui parla anche francese) ! ho suonato un pezzo e lui mi chiede di andare nell’ albergo dove stava ad Algeri per darmi lezioni :)) Ho visto che vuol dire essere Musicista: lui era sempre dentro la camera dell’ hotel a studiare ! Io ero shockato perché noi non siamo così :)).  In Algeria non prendiamo sul serio la musica a questo punto, si studia poco e si guadagna comunque, non c’è concorrenza e quindi diciamo che ero, da solo, l’unico giovane violoncellista! Maurizio Gambini si fissa su di me e insiste con l’Ambasciata e l’Istituto Culturale Italiano ad Algeri per darmi una borsa di studio ! Ero troppo piccolo, 16 anni, quindi non era possibile. Ero sempre in contatto con Maurizio, mi mandava anche gli spartiti per violoncello tramite un pacco (lettera). Ero molto contento che un Maestro del Conservatorio di Santa Cecilia mi dava importanza, perchè purtroppo questo manca nei nostri paesi. Era un secondo sogno di andare a studiare in un conservatorio con un nome conosciuto mondiale come Santa Cecilia. Appena 18 anni ! Chiamano mio padre ed io stavo in Germania, in tournée con la Arab Youth Philharmonic Orchestra, quindi non sapevo niente ! Hanno chiesto di venire presso l’istituto Culturale Italiano di Algeri per presentarmi e compilare il modulo per la richiesta della borsa di studio ! Dopo il mio rientro a casa mi prende mio padre e mia madre e mi dicono: “Mehdi! Ti hanno chiamato dall’Istituto per darti la borsa di studio ! “ Io non ci credevo ! Mio padre non voleva che iorischiavo di venire in Italia perché era il mio ultimo anno all’Istituto di Musica, per prendere il diploma, e non si poteva rimandare la borsa di studio per il prossimo anno! Quindi comincia un po’ la paura da parte di mio padre perché certo, qua si parla di Santa Cecilia, dove vengono da tutto il mondo a studiare. Il livello é molto ma molto più alto di quello algerino. Quindi mio padre mi dice : “Ascolta Mehdi, io ti lascio andare ma pensa bene che qui non hai più niente, se vai ti cancellano dall’Istituto della Musica di Algeri, quindi l’unico punto é Santa Cecilia ! Studia !”

Arrivato in Italia: settembre 2007. E’ la seconda volta che vengo a Roma dopo aver suonato per un concerto con la World Youth Orchestra nel 2006, quindi già conosco alcuni musicisti italiani, in Conservatorio. Cominciò la lezione con il maestro Maurizio Gambini, che meraviglia! e poi vedere questi violoncellisti della mia età che suonano ! All’inizio per me era un po’ difficile entrare in questo ambiente, avevo un po’ paura perché forse non ero abituato a vedere questi livelli. Piano piano ho imparato moltissime cose ed ho sviluppato il mio modo di suonare. Un giorno mi presento nella classe di Quartetto del maestro Giulia Tafuri, per suonare con il suo quartetto e poi abbiamo suonato in prestigiose sale come l’Auditorium dell’Accademia di Santa Cecilia, Accademia Filarmonica Romana, Teatro Argentina e tanti altri concerti organizzati dal Conservatorio, insomma posso dire che siamo diventati famosi 🙂 ci conoscevano tutti. Poi abbiamo rappresentato il Conservatorio di Santa Cecilia nel Festival “Des rencontres des jeunes de la méditerranée”, in Corsica ,e per me era un piacere essere uno dei migliori allievi del Conservatorio di Santa Cecilia. Dopo l’audizione, nel 2010, per entrare nell’orchestra del Conservatorio. E poi questa!! É venuto a sentirci Renato Zero, per il suo progetto: era presente con lui il Direttore del Conservatorio Edda Silvestri e abbiamo fatto sentire alcuni pezzi di Renato Zero, per suonarli al suo sessantesimo compleanno e lui ne è rimasto molto contento. Ho suonato moltissimo con diverse orchestre qui in Italia e anche come primo violoncello. Ho suonato le suite de Bach per violoncello solo in un festival “Su e Zo per i ponti di Venezia”. Avevo un altro sogno e l’ho realizzato l’anno scorso, quando ho suonato come solista con l’Orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia, diretta dal M° Giuseppe Lanzetta, ed è stato un grande successo. Forse sono il primo arabo e africano a suonare come solista con l’Orchestra del Conservatorio! Io lo spero,  perché no? :))

About the author

Cinzia Merletti

Cinzia Merletti è musicista, didatta, saggista. Diplomata in pianoforte, laureata in DAMS, specializzata in Didattica e con un Master in Formazione musicale e dimensioni del contemporaneo. Ha scritto e pubblicato saggi sulla musica nella cultura arabo-islamica e mediterranea, anche con CD allegato, e sulla modalità. Saggi e articoli sono presenti anche su Musicheria.net. Ha all'attivo importanti collaborazioni con musicisti prestigiosi, Associazioni culturali e ONG, enti nazionali e comunali, Conservatorio di Santa Cecilia, per la realizzazione di eventi artistici, progetti formativi ed interculturali tuttora in corso.

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