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Dall’Algeria con talento: Mehdi Elias Baba-Ameur. Seconda parte.

Care lettrici e lettori, come già anticipato ecco la seconda parte dell’intervista al giovane Mehdi Elias Baba-Ameur. Oggi ci racconterà dei suoi progetti musicali. Direi che si tratta di progetti umani e musicali insieme perchè, come penso anch’io, la musica non fa altro che raccogliere ed esprimere in una forma altissima ed enormemente comunicativa quelli che sono i nostri sogni e ideali per un mondo migliore. Raccolgo e rilancio l’invito e la speranza di Mehdi per trovare uno sponsor che sostenga i suoi progetti e, non meno importante, il suo entusiasmo per la vita e per la musica come forma di incontro pacifico fra genti diverse.

C: Mehdi, eccoci alla seconda parte della tua intervista, quella in cui ci presenti i tuoi progetti musicali. Come sono nati e dove ti porteranno?

 

M.: Nel mio soggiorno a Roma abitavo in un collegio di studenti stranieri, il “Centro Internazionale Giovanni XXIII”. C’erano studenti provenienti da più di 40 paesi; non lo dico per fare la pubblicità a questo centro ma vi spiego la realtà di questo mondo: in questo centro ero in contatto ogni giorno con gli studenti. Con loro si studia, si mangia insieme, si gioca… siamo una famiglia, uniti anche se siamo tutti diversi di cultura, religione ecc.. Non ce n’è uno che veniva discriminato o trattato male, allora un giorno mi sono chiesto: “Se é così il mondo, come questo centro, pensi che ci saranno le guerre ??!!” Allora, da qui, é cominciato il progetto ! Ho voluto un mondo senza frontiere e l’unico modo per farlo é con la musica; mi chiedete come?!! Ho un amico, arrangiatore e compositore venezuelano, Mayneth Jose Espina, con un talento meraviglioso. Gli avevo parlato di questo progetto e abbiamo pensato di riunire il mondo in un brano musicale. Per provare abbiamo preso una musica tradizionale algerina berbera ,”Atas atas Amimmi”, una Ninna nana, poi abbiamo aggiunto strumenti di altri paesi che non c’entrano con quella cultura e anche ritmi di altri paesi, quindi in un semplice brano tradizionale c’è un mondo !! Ed é venuta una meraviglia, ha avuto successo e mi sono fatto conoscere, poi visto che quella musica é piaciuta a molta gente abbiamo registrato un’altra musica tradizionale franco-algerina, “La belle brune”, ed anche con questa ha avuto un grande successo. Fino ad ora i miei videoclip sono stati visualizzati da 132 paesi, con più di 30.000 visualizzazioni su YouTube! Tutto questo mi ha incoraggiato e adesso stiamo preparando un nuovo clip con il giovane regista Edion Tego e Agels Buxheli. Sarà con una musica tradizionale greca, “Me Kalesse mia Arhondissa” e credo che sarà spettacolare :); la musica é stata registrata in Venezuela, quindi avrà un po’ di aria dell’America latina.

Ecco il mondo senza frontiere che si sta realizzando piano piano. Adesso sto cercando uno sponsor per fare un CD con questo stile di musica. Un altro progetto importante  è dove ho suonato per la pace fra le religioni: nel 2010 mi hanno invitato ad accompagnare con una interpretazione araba la voce del Papa Benedetto XVI, nel brano “Advocata nostra”, dell’album “Alma Mater”, uno degli album più venduti nel mondo nel periodo di Natale, e poi l’abbiamo trasmesso in diretta in Rai Internazional, davanti ad un pubblico di 30 milioni.

Adesso ho in mente un altro progetto e sto cominciando ad interessarmi alla musica algerina (arabo-andalusa ): è un genere di musica del ceppo arabo migrato dal sud della Spagna, e viene suonata ad orecchio, senza spartito, fino ad oggi. Questa musica ha influenzato anche  quella moderna, per esempio il famoso compositore francese Camille Saint- Saëns.

Purtroppo piano piano si sta rischiando di perdere questa musica, come é successo in Libia, e può anche succedere per noi, perché se non c’è niente di scritto ognuno interpreta come vuole e si perde la struttura originale. Ho pensato di recuperarla scrivendola per violoncello e pianoforte, é un progetto per salvare il patrimonio dei miei antenati e del mio paese! Qui ho bisogno di un aiuto o un sostegno da parte del governo algerino e di musicisti di questo stile di musica, per farlo prima che sia tardi!

C: Bene Mehdi, ti auguro di trovare persone che sostengano i tuoi progetti e, non meno importante, musicisti veramente competenti che possano aiutarti a conservare il patrimonio musicale algerino. Bisogna stare attenti in questo, per non correre il rischio di passare “dalla padella alla brace”: bisogna stare attenti e non rischiare, cioè, di tramandare una tradizione snaturandola completamente, perché allora sarebbe come perderla. Il mercato, anche quello discografico, quasi mai va d’accordo con la genuinità delle tradizioni, e occorre stare in guardia. Un grosso in bocca al lupo a Mehdi Elias Baba-Ameur per i suoi progetti, complimenti per il suo entusiasmo e per la sua apertura al mondo.

Ecco i link per vedere i suoi videoclip:

https://www.youtube.com/watch?v=Rv21Y-FbtVs

 

https://www.youtube.com/watch?v=_NicN-DEx9I

 

https://www.youtube.com/watch?v=lFvyMuPVuPo

 

 

 

About the author

Cinzia Merletti

Cinzia Merletti è musicista, didatta, saggista. Diplomata in pianoforte, laureata in DAMS, specializzata in Didattica e con un Master in Formazione musicale e dimensioni del contemporaneo. Ha scritto e pubblicato saggi sulla musica nella cultura arabo-islamica e mediterranea, anche con CD allegato, e sulla modalità. Saggi e articoli sono presenti anche su Musicheria.net. Ha all'attivo importanti collaborazioni con musicisti prestigiosi, Associazioni culturali e ONG, enti nazionali e comunali, Conservatorio di Santa Cecilia, per la realizzazione di eventi artistici, progetti formativi ed interculturali tuttora in corso.

5 Comments

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  • Ciao Mehdi!
    spero tutto bene!
    complimenti!ottimi poggetti
    Mi sa che abbiamo un progetto in comuni, cioè la musica algerina Arabo-Andalusa.
    A Torino ho cominciato a scrivere il primo brano andaluso (touchiyate sika) una ouverture e lo arrangiata per violino e chitarra e davvero mi ha piaciuto tanto l’arrangiamento perché da noi siamo abituati a suonarla sempre al unisono…e sto andando avanti a scrivere questo diamante che abbiamo!
    in tanto noi abbiamo studiato insieme in Algeria!e adesso stiamo studiando nello stesso paese l’Italia solo in diverse cita….che sa se possiamo incontrarci per andare avanti su un progetto…!!!
    A presto
    Nabil Hamai