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Da Gaza a San Marino: artisti palestinesi rompono l’assedio

(Al-Arabiya). É stato un po’ più di un anno fa, che Nidaa Badwan, una giovane artista di Gaza, ha scelto di rifugiarsi nella sua camera da letto per 14 mesi, sperando di sfuggire alle difficoltà quotidiane della vita in una zona di conflitto.

Aveva vissuto a Gaza dall’età di 12 anni. Quasi un decennio più tardi aveva già assistito a tre guerre devastanti che hanno trasformato il mondo intorno a lei in macerie.

Dopo aver esposto il suo lavoro nella capitale della Giordania Amman nel 2012, Nidaa è tornata a Gaza per lavorare su un progetto artistico con altri giovani, prima che la sua idea venisse ostacolata dal governo islamico Hamas.

Impossibilitata a esporre le sue opere Nidaa decise di lasciare Gaza, ma dopo 6 tentativi per ottenere il permesso israeliano per uscire dalla Striscia, la giovane artista rinunciò.

A quel punto decise di rinchiudersi nella sua camera fin quando non avesse potuto lasciare definitivamente la sua prigione. La sua frustrazione si legge nella serie di autoritratti che la ritraggono mentre viveva in isolamento. Una raccolta di quadri che è stata esposta a Gerusalemme, Betlemme, Hebron e Nablus.

Oggi, a 28 anni, è Nidaa a San Marino, davanti alle sue foto esposte per la prima volta in una mostra internazionale. Grazie a Padre Ibrahim Faltas, Nidaa è riuscita ad avere un visto per lasciare la Striscia, ed ora di fronte alle sue fotografie “davanti ai miei ricordi, in fondo mi sento come se fossi ancora bloccato dentro le mie foto. Sono ancora scioccata” ha detto.