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Cospirazione occidentale in Siria: chi lo dice? I “Simpson”

Di Muhammad Mansour. Egypt Indipendent (09/05/2014). Traduzione e sintesi di Silvia Di Cesare.

I “Simpson” sono conosciuti in tutto il mondo come un programma di intrattenimento, ma in Egitto una stazione televisiva ha affermato che una scena del famoso cartone animato dimostrerebbe che la Primavera Araba altro non è che una cospirazione americana.

Zoom 11 mag cospirazione Siria SimpsonL’anchorman della rete televisiva Tahrir Tv, Rania Badwyha, ha mostrato nel suo programma una clip della serie americana in cui sono ritratti dei personaggi che, vestiti da arabi, stazionano davanti ad una jeep. Sullo sportello di questa jeep, si vede disegnata una bandiera uguale a quella utilizzata dalle forze dell’opposizione siriana.

“La bandiera che appare sulla jeep è la bandiera dell’opposizione siriana, ma questa puntata risale al 2001”, afferma il presentatore televisivo, aggiungendo che “l’apparizione della bandiera solleva molti interrogativi su ciò che è accaduto durante le rivoluzioni e su quando ha avuto inizio questa cospirazione globale”.

Durante i 18 giorni della rivoluzione in Egitto, i media, sia statali che privati, sostenevano che la rivolta era stata preparata e manovrata dalle forze occidentali, per poi ritrattare tutto in seguito alla cacciata di Mubarak.

Le teorie del complotto sono molto in aumento in Egitto, soprattutto dopo il golpe militare del 3 giugno.  Dopo il violento smantellamento del sit-in pro-Morsi, il giornale filogovernativo Al-Ahram ha pubblicato un articolo in cui si parlava di un complotto “sionista, americano e della Fratellanza Musulmana”. L’articolo sosteneva che “i sionisti, gli americani e la Fratellanza hanno un obiettivo in comune: demolire l’esercito egiziano e balcanizzare il Paese”.

Nel frattempo i Fratelli Musulmani accusavano l’Occidente per quanto stava accadendo: “Quanto sta succedendo in Egitto  è una cospirazione contro i Fratelli Musulmani da parte degli Stati Uniti, dell’Occidente e dei sionisti”, scriveva il giornale kuwaitiano Al-Watan.

I “Simpson”, inoltre, non sono i primi personaggi di fantasia ad esser stati accusati di complotto. Nel 2011, un procuratore di Stato ha messo sotto inchiesta un famoso pupazzo televisivo egiziano, Abla Fahita, accusato di lanciare attraverso la pubblicità di una compagnia telefonica dei messaggi in codice per un attacco terroristico ad un centro commerciale.

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