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Cosa succede in Libia?

Bbc Arabic (24/01/2012). Traduzione di Alessandra Cimarosti.

Mercoledì scorso il Ministro della Difesa Osama Al Jouili ha avuto colloqui con alcuni dirigenti locali nella città di Ben Walid, ex roccaforte del defunto leader Muammar Gheddafi, dopo l’attacco da parte di alcuni cittadini armati al Consiglio Nazionale di Transizione, che ha causato la morte di quattro di loro e 20  feriti.

I leader della città hanno detto all’agenzia Reuters che hanno nominato un loro governo locale e rifiutano qualsiasi interferenza da parte delle autorità di Tripoli. Hanno riportato le lamentele degli abitanti della città riguardo i fedeli del Consiglio Nazionale, accusati di compiere maltrattamenti e arresti nei confronti dei cittadini e abusi nei confronti dei prigionieri.

Da parte sua, il vice presidente del Consiglio Nazionale di Transizione libico, Abd Al Hafid Ghuqa si è dimesso domenica 22 gennaio, tra le proteste nella città di Bengasi ad est del paese, da dove è partita la rivoluzione libica, dove una folla di manifestanti ha preso d’assalto la sede del Consiglio.

I manifestanti richiedono trasparenza nelle spese di fondi statali da parte del Consiglio di Transizione e nelle dimissioni dei responsabili dell’ex regime, che continuano ad essere in carica.Tuttavia,  Mustafa Abd Al Jalil, presidente del Governo di Transizione, avverte che la Libia è sulla strada della rovina, del “ baratro non voluto”.

Abd Al Jalil aveva messo in guardia la Libia in precedenza dal pericolo di uno scivolamento nella guerra civile, alla fine degli scontri a fuoco nelle strade di Tripoli tra i combattenti appartenenti a vari gruppi di ribelli. Gli scontri hanno avuto come risultato la morte di quattro combattenti.

Va ricordato infine che il Consiglio di Transizione ha preso forma ufficiale il 27 febbraio scorso, capeggiato da Mustafa Abd Al Jalil, ministro della Giustizia, che non era in sintonia col regime di Gheddafi durante la rivoluzione. .