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Consiglio di lettura: “2084” di Boualem Sansal

Boualem Sansal
Boualem Sansal

George Orwell sarebbe fiero di sapere che il sequel del suo famoso “1984” ha attraversato il Mediterraneo ed è sbarcato sulla sua sponda meridionale, dove uno scrittore così dotato come Boualem Sansal l’ha saputo concretizzare.

L’autore algerino ha vinto più volte premi e riconoscimenti per le sue opere scritte in francese, ma censurate in Algeria per la loro critica diretta a ogni forma radicale di islamismo.

“2084” sicuramente non si scosta da questo filone e immagina un universo distopico, forse iniziato durante quell’anno. La Terra è stata unificata sotto il governo dell’Abistan, dove Abi, il grande profeta, ha rivelato le parole di Yölah e governa con l’aiuto della Giusta Fraternità, l’Apparato e un numero infinito di altri funzionari. La lingua unificata è l’abiling, che con il suo lessico povero spinge il popolo alla cieca obbedienza.

In questo contesto il protagonista Ati, improvvisamente inizia a dubitare di tutto quello che aveva sempre considerato vero e cercando la verità,parte alla ricerca di una fantomatica Frontiera che non dovrebbe esistere.

È un romanzo ricco e complesso, in cui l’enormità di informazioni fornite, a volte poco chiare, ben rappresenta la difficoltà della vita nell’Abistan il popolo non sa, non conosce, non capisce.

Questo libro ha avuto un enorme successo in francese, e purtroppo molti hanno visto la giustificazione delle paure occidentali nei confronti dell’Islam. Ci tengo però a sottolineare come questa critica sia partita dall’Algeria, un paese a maggioranza musulmana, proprio perché il radicalismo fa paura anche ai musulmani ed è un pericolo maggiore proprio per loro.

Buona Lettura!