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“Il cielo color melograno” di Louise Soraya Black

Dal blog Con altre parole di Beatrice Tauro

louise soraya black cielo_color_melogranoLayla ha ventiquattro anni, è iraniana e insegna in una scuola per ragazze a Teheran, la città nella quale è nata e dove vive insieme alla sua famiglia.

Layla è colta e istruita e rifiuta le pressioni di sua madre che vorrebbe per lei un matrimonio combinato con uno dei rampolli della buona società iraniana, un uomo ricco e rispettato che le assicuri una vita di agi e benessere. Ma Layla crede nell’amore, quello vero, quello che ti fa battere il cuore e che lei prova quando incontra Keyvan, un giovane pittore la cui vita sembra avvolta nel mistero, ma con il quale Layla si abbandona ad una relazione clandestina che la porterà a violare tutte le regole della società iraniana in materia di rapporti fra i due sessi.

L’idea di parlare con Maman mi spaventava…ma una parte di me non vedeva l’ora di confessare, di mettere fine a quel mare di bugie. Non sarebbe stato facile, lei avrebbe pianto, avrebbe chiesto ad Allah cosa aveva fatto per meritare una figlia tanto ingrata e bugiarda. Avrebbe definito il matrimonio con Keyvan un disastro annunciato: lui non veniva da una buona famiglia, non era ricco, non era un dottore né un ingegnere, non era alla mia altezza”.

Ma l’improvvisa morte dello zio giornalista porterà Layla a scoprire segreti del passato e del presente che in un modo o nell’altro avranno falsato la sua esistenza, che faranno vacillare le sue certezze, in primis quella di restare nel suo paese, scegliendo al fine di abbandonarlo. “Quando l’aereo si è sollevato da terra ho visto Teheran con gli occhi di una straniera…mi sono tolta il velo e l’ho ripiegato con cura”.

Un romanzo denso di azioni, che nei continui flashback si legge quasi come un giallo, ma anche pregno di sentimenti e di emozioni che ben raccontano la società iraniana, le sue regole costrittive soprattutto nei confronti delle donne, il loro ruolo sottomesso e gravato da mille imposizioni, non ultima quella dell’hijab, il velo obbligatorio.

Il romanzo, sebbene narri le vicende di una famiglia di Teheran, restituisce delle immagini della storia recente dell’Iran, i disagi della guerra, le incertezze della rivoluzione, la durezza della repressione.

Era l’inverno dei miei dieci anni e l’Iran era in guerra. Nasrin e io facevamo i compiti a lume di candela nel salottino della tv. L’elettricità mancava da ore. La casa era fredda e io ero stufa di studiare argomenti religiosi”.

Una società che l’autrice conosce bene in quanto figlia di un iraniano sposato con una donna inglese che ogni anno trascorreva le vacanze natalizie in Iran. E’ grazie a questa profonda conoscenza del paese che la Black riesce a far trasparire, quasi in controluce ma ben distinti, anche gli aspetti positivi di un paese dalla storia e dalla cultura millenaria, dotato di ricchezze straordinarie che ben si riflettono sulla gentilezza del suo popolo.

 

“Il cielo color melograno” di Louise Soraya Black è edito da 66thand2nd (2012).