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Chiamali media di El Sisi e non dell’Egitto

Di Salim Azuz. Al-Quds al-Arabi. (18/07/2014). Traduzione e sintesi di Viviana Schiavo.

Israele ha appena bombardato Gaza e già la macchina dei media egiziani è entrata in azione. Il destino del loro Stato è legato al successo di Israele nel distruggere Gaza e nel liberarsi di Hamas. Nulla di nuovo per i media ufficiali egiziani. Quando lo scontro era tra Hezbollah e Israele, infatti, questi ultimi attaccavano il partito e il suo segretario generale, sfruttando la sua confessione sciita per diffamarlo, come se l’allora presidente Hosni Mubarak fosse il rappresentante dei sunniti. E quando hanno iniziato a bombardare Gaza hanno attaccato Hamas e si sono schierati con Israele come se fosse sunnita.

Allo stesso modo i media di Abd al-Fatah El Sisi, fin dal primo momento del bombardamento, hanno trattato la vittoria di Israele come se fosse scontata e come se questa significasse la vittoria irrevocabile di El Sisi stesso. Poiché “la testa calva si vanta dei capelli di sua nipote”, la vittoria dei loro cugini su Hamas, che appartiene ai Fratelli Musulmani, diventa una vittoria per El Sisi, che non è riuscito a soffocare completamente il movimento in Egitto.

Un’altra ragione per la quale i media di El Sisi si scagliano contro Hamas è che quest’ultimo rappresenta un modello di resistenza, opposto al modello di sottomissione voluto da El Sisi. Attraverso gli schermi abbiamo visto gli israeliani andare verso i rifugi al momento del lancio dei razzi della resistenza. Quando questo accade, i media egiziani tendono a scagliarsi contro Gaza, come se fosse El Sisi a bombardarla e non Netanyahu.

Ciò di cui parliamo non è il discorso di parte dei media israeliani, ma l’informazione diffusa dalla televisione ufficiale egiziana. Abbiamo il dovere di svelare che siamo davanti ad un discorso unitario che va verso una sola direzione. Popolo mio, questi non sono i media egiziani, ma sono i media di Abd al-Fatah El Sisi, che lo hanno supportato nel colpo di Stato e lo sostengono ora al governo.

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