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Censura: “L’offesa si riceve, non si dà”

Zoom 30 nov censuraDi Joumana Haddad. Now Lebanon (25/11/13). Traduzione di Alessandra Cimarosti.

La scorsa settimana ho partecipato ad un eccellente dibattito riguardante la censura, all’Art Lounge, organizzato da MARCH, una ONG che si batte per la libertà di pensiero e di espressione in Libano. La domanda principale che, come me, aveva in testa la maggior parte del pubblico era: quali sono le credenziali del comitato di censura che lo rende qualificato per decidere (a nostro favore) ciò che ci è permesso vedere, leggere o ascoltare?

Ovviamente la risposta è il potere. Hanno il potere per decidere. Il potere della religione, il potere dello stato, il potere del partito politico, il potere della paura della conoscenza e il potere del tabù. Le istituzioni ufficiali sostengono che la censura protegga i valori e la sicurezza del paese, quando in realtà, proteggono solamente la cultura dell’ignoranza, dell’inganno e del pensiero retrogrado.

L’assurdo pretesto che i censori e i partiti pro-censura utilizzano per giustificare i propri atti, le proprie proteste e decisioni è che mostrare un determinato film o permettere un preciso spettacolo teatrale o un libro possono “offendere” la sensibilità (per lo più religiosa, ma anche politica e sessuale) di un gruppo di persone. Così si proibisce o elimina qualcosa al fine di proteggere tali persone.

Indovinate un po’: l’offesa si riceve, non si dà. Se vi sentite offesi da ciò che state leggendo, leggete qualcos’altro; se vi sentite infastiditi da ciò che state guardando, guardate altro; se vi sentite turbati da ciò che state ascoltando, ascoltate altro. Ma non imponete i vostri valori personali a chi pensa e si sente diversamente come giustificazione per la censura.

E poi, cosa può davvero sperare di ottenere la censura quando vietare un libro gli garantisce notorietà e successo?

Perché imporre la censura in un’epoca in cui, premendo un tasto, possiamo ottenere tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno e anche di più? La censura dovrebbe essere nascosta e subdola, invece è stupida e primitiva da non credere in Libano.

Se rimanete offesi, ricordatevi che avete il diritto di scegliere cosa guardare, leggere o ascoltare. Ma di sicuro, non avete il diritto di scegliere per noi.

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