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Canada: campagna pubblicitaria palestinese contestata da gruppi ebraici

Marty Roth (Coalizione per la Consapevolezza Palestinese) davanti a una bacheca sulla perdita palestinese del territorio, Vancouver. (foto di Jenell Schneider, The Province)
Marty Roth (Coalizione per la Consapevolezza Palestinese) davanti a una bacheca sulla perdita palestinese del territorio, Vancouver. (foto di Jenell Schneider, The Province)
Marty Roth (Coalizione per la Consapevolezza Palestinese) davanti a un poster sulla perdita palestinese del territorio, Vancouver. (foto di Jenell Schneider, The Province)

The Province (29/08/2013). Alcuni gruppi ebraici di Vancouver, Canada, avrebbero in mente di citare in giudizio l’azienda di trasporti pubblici TransLink per aver accettato di mostrare dei manifesti pubblicitari politici. Nei manifesti si mette in luce la “sparizione della Palestina dovuta all’occupazione israeliana degli ultimi 66 anni”. Martedì, un gruppo chiamato Coalizione per la Consapevolezza Palestinese ha annunciato il lancio di 15 poster sugli autobus e un grande murale in una stazione della Vancouver SkyTrain. I poster raccolgono una sequenza di mappe datate in cui il territorio della Palestina si trasforma via via nello Stato di Israele.

A ideare (tra gli altri) e difendere la campagna? Uno strenuo signore ebreo, Marty Roth, 79 anni, che rivela: “Una serie di ebrei tradizionalisti troveranno da ridire, com’è già successo, e qualcuno ha provato a disfarsi dei poster”. Tuttavia, continua Roth, “la TransLink si è rifiutata di dar loro ragione, perché si tratta di poster educativi perfettamente in linea con la Carta Canadese”. Come ebreo canadese, Roth ritiene che lo Stato di Israele stia ingiustamente reprimendo il popolo palestinese, ed il suo gruppo intende educare i canadesi sul conflitto.

A non pensarla così sono per esempio gli “Amici di Simon Wiesenthal”, un centro di Toronto, “disturbato nell’apprendere che la TransLink abbia accettato di diffondere pubblicità storicamente distorte e anti-Israele”. Il presidente del gruppo, Avi Benolo, ha affermato in tal senso: “Mentre Israele e l’Autorità Palestinese sono impegnate in negoziati di pace per raggiungere una soluzione a due Stati, la TransLink diffonde pubblicità provocatorie e incita all’odio e al vilipendio”.

La campagna pubblicitaria è costata 15 mila dollari e i poster ed il murale resteranno visibili per 4 mesi. Tra i passeggeri incuriositi dal murale della stazione, Mohammed Hamid non considera la campagna maliziosa: è anzi grato che stia catturando l’attenzione degli abitanti di Vancouver, ritenendo le informazioni importanti. “Soprattutto in Canada,” dice al riguardo, “dove è comprensibile che molte persone non abbiano familiarità con l’argomento”.

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