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Benedetto XVI: basta il coraggio per rinnovare?

Benedetto XVIDi Abdullah Iskandar. Dar al-Hayat (13/02/2013). Traduzione e sintesi di Angela Ilaria Antoniello.

Papa Benedetto XVI si è guadagnato un posto nella storia della Chiesa cattolica annunciando le sue dimissioni dalla Santa Sede. Ha mostrato un coraggio eccezionale compiendo questo passo per la prima volta da sei secoli, una scelta presa nel pieno delle sue facoltà mentali e dettata dalla mancanza di forze fisiche per portare avanti il compito affidatogli.

Come è noto il conclave impedisce ai suoi membri ultraottantenni di partecipare alla votazione. Adesso ci si chiede se il coraggioso passo di Benedetto XVI spingerà i suoi successori ad abbandonare il loro posto una volta raggiunti gli 80 anni. In questo caso, il coraggio del Papa si riempirebbe di tutto il suo significato storico.

D’altra parte, l’essere teologicamente conservatore ha avuto un forte impatto sul mandato papale di Joseph Ratzinger. L’aspetto più conservatore della sua posizione ha colpito le questioni sociali e i valori su cui egli ha insistito nella gestione di problemi riguardanti dei paesi a maggioranza cattolica, soprattutto in Africa e in America Latina. Tra questi problemi rientra il tema del controllo delle nascite nei paesi più poveri e una popolazione in costante aumento a fronte di una diminuzione progressiva delle risorse. Inoltre, la sua posizione nei confronti dell’ordinazione delle donne e dell’omosessualità, soprattutto in Europa, costituisce un arretramento importante rispetto a dei valori sociali oramai diffusi in queste società.

Benedetto XVI ha attraversato le due crisi più gravi che hanno colpito la sua Chiesa e il Vaticano. La prima è stata lo scandalo che ha coinvolto membri del clero cattolico rei di aver violentato dei minori. Il Papa ha cercato di punire questi atti ma ciò non si è tradotto in una nuova lettura del fenomeno, nella ricerca di una soluzione per evitare che simili azioni si ripetano.

La seconda crisi è stata il tradimento del suo segretario personale che ha fatto trapelare documenti vaticani che hanno mostrato l’ambiguità, il mistero, i conflitti per il potere e l’abuso di posizioni all’interno della Santa Sede. Il segretario è stato condannato al carcere, ma il Papa non è intervenuto per contenere ciò che è stato rivelato dai documenti.

Papa Benedetto XVI ha mostrato coraggio presentando le sue dimissioni, ma questo coraggio è mancato nel momento in cui era necessario assicurare il rinnovo all’interno della Chiesa e renderla parte del mondo moderno.