Asharq Al-Awsat (08/02/2013). Mentre il Governo del Bahrein è agli ultimi ritocchi dei preparativi per il dialogo nazionale previsto per la prossima settimana, l’opposizione minaccia il boicottaggio se non verrà prima raggiunto il consenso sulle principali tematiche in discussione. I sei gruppi d’opposizione del Bahrein, guidati dalla Società Nazionale Islamica Al-Wefaq, hanno rilasciato una dichiarazione richiedendo “la necessità di accordarsi sui meccanismi e sulle regole del dialogo nazionale”.
I funzionari del Governo hanno confermato che l’inizio del dialogo è fissato per il 10 febbraio, invitando l’opposizione a scegliere i propri partecipanti. I gruppi d’opposizione hanno invece invitato il Governo a posporre il dialogo fino al raggiungimento dell’accordo su un certo numero di punti focali.
Prima di accettare la partecipazione al dialogo infatti, l’opposizione del Bahrein sta aspettando la risposta a una domanda inviata al Ministro di Giustizia il 28 gennaio, la quale tra altre questioni asserisce che i risultati del dialogo devono essere risoluzioni definitive e perseguibili piuttosto che mere raccomandazioni.
Il Ministro dell’Informazione, la dott.ssa Samira Rajab, ha però confermato che Manama ha risposto lo stesso giorno, definendo “povere scuse” le richieste dell’opposizione. Ha precisato anche che tutti i partecipanti sono consapevoli che questo è il seguito del Dialogo di Consenso Nazionale tenutosi nel 2011. Obiettivo dell’incontro è trovare una soluzione finale alle divisioni sociali e nazionali e “chiunque non partecipi rivelerà la propria posizione intransigente contro il consenso al dialogo nazionale”.
Il leader dell’opposizione al-Wefaq, Abdul-Jalil Khalil, ha precisato che i sei gruppi d’opposizione (la Società Nazionale Islamica Wefaq, la Società di Azione Democratica Nazionale – Waad – , la Società di Unione Democrativa Nazionale – Al-Qawmi – , l’Assemblea di Democrazia Unitaria Nazionale -Wahdway – e la Società Nazionale Ekhaa) si incontreranno il 9 febbraio per prendere la decisione finale.
Emanuela Barbieri
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