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Avete detto “Primavera araba”?

catturato terrorista sospetto

Di Ibrahim al-Ariss. Dar al-Hayat (17/09/2012). Traduzione e sintesi di Angela Ilaria Antoniello.

Iniziando dalle immagini quotidiane del grande massacro siriano … Arrivando al discorso politico arabo che non cessa di “decorare” i piccoli schermi con nuovi politici che non si sa da dove vengono ne dove stanno andando … Passando per le terribili immagini, in circolazione da alcuni giorni, di persone che protestano in mezzo al fuoco, alla distruzione, agli spari ed espressioni di odio per la pellicola misteriosa. Le proteste di questi giorni hanno reso questo film insignificante il più noto nella storia del cinema, senza che sia nemmeno mai stato visto per intero!

Ma ci sono altri aspetti dell’immagine che si trovano fuori dal contesto sopra descritto? In altre parole: come si è arrivati fin qui? Come si è rivoltata contro di noi dopo che poco meno di due anni fa era stata un’immagine luminosa, piena di speranza che spaziava da Piazza Tahrir al Cairo, alle strade di Sana’a e “pacifica pacifica” nelle città e nei villaggi siriani e in Libia … Era un’immagine meravigliosa a cui è stato dato un titolo allo stesso tempo semplice e profondo: Primavera araba. Ma poco a poco la primavera si è trasformata in un autunno miserabile.

Si è passati da queste foto “pacifiche pacifiche” a foto che hanno ucciso l’entusiasmo, da foto di artisti inneggianti alla primavera della libertà in Piazza Tahrir a foto di forti proteste scoppiate alla fine del film e che non vale nemmeno la pena di menzionare … Fino ad arrivare alle immagini di rapimenti in Libano, di attacchi alle ambasciate e di scontri per le strade … Dopo tutte queste immagini si può ancora parlare di Primavera araba?