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L’autunno arabo

Autunno Arabo

Di Hussein Shobokshi. Asharq al-Awsat (07/02/2015). Traduzione e sintesi di Mariacarmela Minniti.

In copertina “Autunno arabo” del vignettista egiziano Mohamed Sabra.

primavera arabaCon l’accelerarsi sconcertante e pericoloso delle rivoluzioni, delle insurrezioni e dei disordini in diverse regioni del mondo arabo – eventi noti come “primavera araba” – e dopo ogni nuovo episodio importante e rilevante, riprendono a circolare tesi, pretesti e prove a favore di una o dell’altra parte coinvolta.

Alcuni ritengono che siano avvenute “vere rivoluzioni”, a causa di una grande ingiustizia che gravava sui popoli, i quali sono insorti per chiedere i loro diritti disattesi e alienati. Secondo altri, invece, quanto accaduto è solo un capitolo limitato e determinato di un progetto oscuro e complicato, portato avanti dai maggiori apparati di intelligence e da forze globali per comprovare lo stato di “caos creativo” che era favorito. Secondo questa opinione, ciò che è avvenuto in diversi Paesi arabi è solo una notevole trasformazione di questa idea, a prescindere dal fatto che gli eventi siano reali o che avvengano nel mondo digitale e virtuale.

Alcune scuole di pensiero ritengono che gli attuali eventi nella regione araba non sono che “una nuova forma di colonizzazione” che s’addice al terzo millennio ed è gestita a distanza con maggiore efficacia, precisione e risultati incisivi. Calcolano la quantità di denaro pubblico presente nelle casse degli Stati che sono stati colpiti da quegli eventi, e si interrogano sul “dove” e “come” sono evaporati in un batter d’occhio. La portata della “devastazione” e il numero spaventoso di vittime, fra morti e feriti, sono solo una parte della “fattura” esosa dovuta a questi strani eventi.

Secondo un altro gruppo, il vulcano stava bollendo ed eruttando pertanto l’esplosione era solo una questione di tempo e sarebbe indubbiamente avvenuta. Le cause “plausibili” della collera erano fortemente presenti, tuttavia come sempre ne è stata ignorata la presenza o sminuita l’importanza.

Con questi eventi sono emersi molti problemi, tragedie e sfide, che ci hanno mostrato l’orrore e la tragedia dell’estremismo religioso che cresce tra di noi e continua ad avere centinaia di giovani nel fiore degli anni pronti a immolarsi e morire. Si è inoltre palesata la portata dell’enorme problema del discorso religioso e di quello educativo, entrambi colpiti da forte arretramento, si rende perciò necessario compiere un riesame preciso, approfondito, esaustivo e reale. Esiste anche il problema economico che risiede nell’incapacità degli Stati di offrire opportunità di lavoro ai propri figli, alla luce della debolezza dei sistemi e delle leggi nonché dell’assenza del sistema d’istruzione sul mercato del lavoro, donde l’incapacità di stare al passo con le richieste e di soddisfare i bisogni.

Neanche il sistema politico è incolume, eroso dalla routine, dalla corruzione, dalla fiacchezza e dall’inazione. Ciò ha creato un terreno fertile affinché i protetti e i sostenitori ne traessero vantaggio in modo esclusivo, e così sono calate le tenebre che hanno oscurato la luce della giustizia agli occhi dei cittadini.

A prescindere dalle cause e dalle teorie, la realtà è questa e non si può ignorare. Occorre affrontare e superare senza indugio gli squilibri esistenti con forza e coraggio, perché altrimenti il ritardo farà sopravvenire l’autunno arabo per cui non servirà alcuna analisi o paragone.

Hussein Shobokshi è un uomo di affari saudita ed editorialista per il quotidiano Asharq al-Awsat.

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