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Arabia Saudita: Turki Al-Hamad arrestato per tweets blasfemi

Le Monde (28/12/2012). Lo scrittore saudita Turki Al-Hamad è stato arrestato il 24 dicembre scorso, per ordine del nuovo ministro degli Interni saudita Mohammed bin Nayef bin Abdelaziz al-Saoud.

L’autore, particolarmente famoso per i suoi romanzi sul viaggio di militanti dell’estrema sinistra degli anni sessanta e settanta, è una delle figure più liberali del suo paese. Ma la serie di commenti pubblicati su Twitter il 22 dicembre ha scatenato un vero putiferio.

Ha scritto sull’Egitto: “La primavera araba deve ancora venire. I Fratelli Musulmani hanno recentemente acquisito il diritto di esprimersi ma ne fanno cattivo uso e hanno perso il credito che avevano accumulato”. Poi riferendosi all’Arabia Saudita: “Io non credo a chi ritiene di detenere la verità assoluta. E mentre il mondo si preoccupa per il nucleare iraniano, noi discutiamo sul diritto o meno delle donne di guidare la macchina”.

E conclude con alcune riflessioni esplosive  sullo status dell’Islam nel mondo arabo: “Sarà difficile colmare il divario che ci separa dal mondo contemporaneo. Gli islamisti e i dottori della legge ci parlano della legge di Dio, che altro non è se non prodotto del loro cervello. Maometto il nostro profeta rettificò a suo tempo la legge di Abramo. Forse è giunto il tempo di rettificare anche quella di Maometto”.

Lo scrittore non si ferma qui. Sostiene che stia nascendo un nuovo nazismo nel mondo arabo, che si chiama islamismo.