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Allontana il malocchio ed è fashion: l’henna nel 21esimo secolo

Una ricerca veloce dell’hashtag #henna su network come Instagram o Pinterest, mostra che gli amanti del tattoo naturale ridanno vita alla tradizione con un tocco di contemporaneità.

L’henna, o henné, è usato in medio oriente, nord Africa e sud Asia da centinaia di anni per celebrare occasioni rituali dai matrimoni alle circoncisioni. L’henna è estratto dalla Lawsonia inermis, una pianta che cresce in clima mite. L’uso dell’henna è legato al simbolismo: nelle culture sud asiatiche, più è scuro il colore dell’henna sulle mani della sposa, più la suocera sarà amorevole con lei e finché il colore persiste sulla sua pelle non dovrà svolgere nessun compito di casa; in nord Africa si disegnano simboli per promuovere la fertilità e allontanare “l’occhio del male”.

Non si può certo dire che l’uso che nella maggior parte dei casi si fa oggi dell’henné conservi il significato originario. Come in altri casi, l’uso delocalizzato dell’henna trasforma e in parte perde il suo simbolismo tradizionale, diventando accessibile a livello globale.

Se l’henna del passato era di solito molto denso e le parti del corpo quasi completamente riempite, questo neo-henna risulta più stilizzato e spesso copre, nel caso delle mani, solo le dita o una parte della mano. Le immagini rappresentate spesso seguono le linee tradizionali, in aggiunta di motivi floreali o ghirigori. In questo caso l’henna funziona come elemento decorativo, un gioiello semi-permanente e,soprattutto, alla moda.

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Emanuela Barbieri

Emanuela Barbieri è specializzata in Comunicazione Digitale e Internazionale, SEO Specialist e Consulente di Marketing digitale.
Grazie alla lingua araba ha realizzato progetti ponte tra l'Italia e l'area MENA - Nord Africa e Medio Oriente -, affiancando alla laurea in Lingue e Comunicazione Internazionale una formazione in ambito digitale: siti web, SEO, digital advertising, web marketing.

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