El Watan (06/01/2013). L’Algeria è il paese arabo che ha registrato la più forte diminuzione del tasso di disoccupazione in due decenni. Tuttavia, c’è stato un aumento del lavoro nero, secondo quanto riportato dal PNUD e dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro. In un rapporto riguardante le tendenze del mercato del lavoro e la crescita economica nel mondo arabo, queste due organizzazioni dell’Onu hanno rilevato che dal 1990 il tasso di disoccupazione è diminuito nella regione araba, ma non in modo uniforme nelle tre sotto regioni: Nord Africa (Algeria, Tunisia, Marocco, Libia, Egitto e Sudan), Medio Oriente (Iraq, Giordania, Libano, Siria, Yemen e Territori palestinesi occupati) e i paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, EAU, Oman e Qatar). A questo proposito questo rapporto di 152 pagine precisa che “se l’Africa del nord ha avuto risultati migliori delle altre due sotto-regioni in termini di riduzione della disoccupazione, questo è principalmente attribuibile alla diminuzione del tasso di disoccupati in Algeria.”
Il tasso di disoccupazione è diminuito in Africa del nord del 24% dal 1990 al 2010, contro una riduzione del 4,6 nei paesi del CCG e un aumento del 2,6 in Medio Oriente. Per quanto riguarda l’Algeria, il PNUD e l’OIT osservano che il tasso di disoccupazione è passato dal 20,6% nel 1990 al 29,6% nel 2000, prima di scendere a 11,4% nel 2010. Tuttavia il rapporto sottolinea che questa diminuzione è stata accompagnata da un aumento del lavoro nero.
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