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Algeria: l’indipendenza dei media non è ancora una realtà

El Watan (06/07/2012). In occasione del cinquantenario dell’indipendenza dell’Algeria, l’organizzazione Reporter senza frontiere (RSF)ha deciso di “accendere i riflettori sulla situazione della libertà d’informazione” nel paese. Se l’indipendenza è stata raggiunta nel 1962, quella dei media non è ancora una realtà 50 anni più tardi”, sottolinea immediatamente il rapporto speciale. RSF estima che essere giornalista ai nostri giorni “è meno pericoloso ma più complesso”. L’organizzazione per la difesa della libertà di stampa scrive che essere “un giornalista indipendente oggi non è una cosa facile in Algeria, paese consumato dalla corruzione e dal nepotismo, dove i militari e il Dipartimento d’informazione e sicurezza (DRS) hanno un posto di prima scelta. ”.

“Ad Algeri le loro redazioni li proteggono, ma lontano dalla capitale la situazione è differente, le protezioni sono minori”. Aggiunge il rapporto: “I giornalisti e le redazioni dei giornali subiscono regolarmente delle pressioni economiche, giudiziarie ma anche fisiche e morali. Inoltre, devono affrontare delle difficoltà tecniche per quanto concerne la diffusione e la stampa”. Secondo RSF, esiste un pluralismo mediatico, ma “l’indipendenza è di facciata”.