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Algeria: la tesi della difesa di Ouyahia

Tout sur l’Algérie (3/6/2012). Ieri il primo ministro algerino Ahmed Ouyahia, segretario generale del Raggruppamento nazionale democratico (Rnd), ha sciolto le riserve sui risultati delle elezioni legislative difendendo al contempo il suo operato di governo. Ouyahia ha risposto alle dichiarazioni di Abdallah Djaballah che ha spiegato la vittoria del Fronte di liberazione nazionale come l’avvio di un sistema ereditario: nessun legame tra le legislative e le prossime presidenziali, il popolo ha scelto la stabilità. Quanto alle polemiche sui brogli, un certo grado di contestazione è “normale” dopo ogni elezione, ma parlare di frode elettorale, ha aggiunto, è eccessivo. Neppure il ruolo dell’esercito nella vittoria del Fln secondo lui è stato decisivo visto che l’esercito algerino “non è come quello cinese che da solo può dare la maggioranza a un partito”. In difesa del suo operato di governo, il primo ministro ha attribuito la responsabilità delle difficoltà economiche del paese alla “vittoria delle potenze monetarie”: “in Algeria comanda il denaro e comincia a essere un denaro mafioso”. Gli errori appartengono all’inizio degli anni ’90, quando il sistema algerino è stato trasformato in un “mercato export-export” e non è stata messa in piedi un’economia produttiva. “Il fallimento è collettivo”, ha spiegato, dichiarandosi pronto a lasciare l’esecutivo nel caso in cui si accerti che la situazione migliorerà con un cambiamento di governo.