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Algeria: desaparecidos

Tout sur l’Algérie (12/02/2012).  Secondo l’attivista tunisina Sihem Bensedrine, dopo la caduta di Zine el-Abidine Ben Ali è stata aperta un’inchiesta su un gruppo di algerini scomparsi in Tunisia dal 2008. A prendere in mano il dossier è stata la sua associazione, il Consiglio delle libertà, che l’ha presentato al ministro dell’interno sollecitando la ricerca immediata di informazioni. “Abbiamo cominciato ad avere risposte e tracce del loro passaggio per il ministero dell’interno”, ha detto oggi durante un seminario organizzato ad Algeri da un gruppo di associazioni di vittime del decennio nero (anni ’90) in Algeria. La scorsa settimana una ventina di famiglie algerine si era recata in Tunisia per seguire le indagini. Bensedrine esclude che gli algerini scomparsi si trovino in carceri segrete, delle quali nega l’esistenza. “Non credo  che ci siano prigioni segrete in Tunisia”, ha detto, “ma tendo a pensare che siano stati portati in un carcere segreto fuori dal territorio (tunisino), in prigioni americane”. Dunque i desaparecidos algerini non sarebbero più all’interno dei confini tunisini. La loro scomparsa risale al 2008, quando le guardie costiere tunisine si sono scontrate con un gruppo di algerini e tunisini, tra i quali c’era “una persona armata”. Perciò queste persone no sono state considerate dalle autorità tunisine come migranti irregolari ma come terroristi. “Sono stati interrogati dai servizi tunisini”, ha spiegato Bensedrine, “e poi probabilmente da agenti americani”.