El Watan (4/06/2013). E’ almeno quanto ha rivelato il giornale “Le Parisien” ieri. Secondo fonti citate nell’articolo e che potrebbero aver avuto modo di controllare la prognosi del presidente, “non è in pericolo di vita, anzi il paziente potrebbe tornare in Algeria nei giorni o nelle settimane a venire, se il suo stato non si deteriora”.Tuttavia le stesse fonti sono scettiche sulla possibilità del presidente di riprendere le redini del suo paese. “E’ quasi impossibile, a meno che non lo riempiano di medicine, sarebbe più saggio per le autorità algerine avviare il processo che condurrà alla nomina di un sostituto”. Voci di corridoio pessimiste stanno dilagando tra l’opinione pubblica, nutrite dall’assenza di immagini e di dichiarazioni del presidente. Mentre in Algeria è in corso un vero e proprio “blackout dodici comunicazione”, a Parigi le notizie sulla salute di Bouteflika vengono dispensate con il contagocce. Secondo “Le Parisien” delle istruzioni chiare sono state date in questo senso da parte del governo francese che non vuole scuotere l’Algeria facendosi sfuggire notizie allarmanti”. E’ quindi stata chiesta la massima riservatezza ai Ministri incaricati del dossier per evitare fuoriuscite. Solo Hollande, durante un recente spostamento all’estero ha dichiarato a dei giornalisti che “Bouteflika sta meglio di quando è arrivato qui di noi”. Una cosa è certa: è stato lasciato intendere al governo francese che il periodo “Post Bouteflika” sta avendo inizio.
Traduzione di Chiara Cartia
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