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al-Qaeda e Daish: battaglia mediatica

Magharebia (18/01/2015). Mentre alla luce degli attacchi di Parigi molti osservatori si chiedono se vi sia un accordo di cooperazione tra al-qaeda e Daish (noto in Occidente come Isis), altri individuano tra le due formazioni una rivalità sia militare che mediatica.

Una settimana dopo la strage nella redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, la “direzione” di al-qaeda nella Penisola Araba (Aqpa) ne ha rivendicato pianificazione ed esecuzione da parte dei due fratelli Kouachi. Intanto Amedy Koulibaly, uno degli autori dell’attacco all’alimentari casher della periferia parigina, dopo aver affermato la sua militanza con Daish, ha detto di aver coordinato la sua azione con i due fratelli franco-algerini. Secondo l’analista politico mauritano Mohamed Yanja, al-qaeda ha voluto in tal modo dimostrare la capacita di superare le sue divisioni regionali, reclutando giovani magrebini e sferrando attacchi in Occidente. Altri osservano invece un tentativo di reazione da parte di al-qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) alle numerose defezioni di militanti nel Sahel, dovuta in gran parte a un aumento di influenza di Daish nel Sud della Libia e in Algeria.