Egitto Politica Zoom

Accadeva un anno fa: la battaglia presso il Consiglio dei Ministri

El Dostour (17/12/2012). Traduzione e sintesi di Luca Pavone

I rivoluzionari egiziani si apprestano oggi a ricordare i caduti della battaglia tra forze dell’ordine e i giovani attivisti nei pressi del Consiglio dei Ministri, nel centro del Cairo. Il sangue caduto durante la battaglia di via Mohamed Mahmoud era ancora fresco quando iniziò questo nuovo braccio di ferro tra rivoluzionari e la temuta giunta militare guidata da Hossein Tantawi. I manifestanti chiedevano giustizia per i martiri, sostegno alle famiglie dei caduti e uscita di scena del governo militare.

A scatenare la rabbia fu l’arresto da parte della polizia militare di un giovane accampato in piazza Tahrir il quale fu picchiato, torturato e infine rilasciato. Sassaiole, lacrimogeni, cartucce, proiettili vaganti e molotov, una vera e propria battaglia che costò la vita a 9 persone (e circa 300 feriti). Ad aumentare lo scandalo furono delle foto raffiguranti un gruppo di poliziotti a Piazza Tahrir che trascinavano per i capelli una ragazza nel tentativo di liberare la zona dai manifestanti.

La rabbia dei giovani era diretta al primo ministro El Ganzouri ed al maresciallo Tantawi, ritenuti i responsabili delle mattanze avvenute a Maspero, Mohamed Mahmoud e presso il Consiglio dei Ministri. Come è andata finire? Dopo aver incassato il sostegno di molti giovani in campagna elettorale, il presidente Mohamed Morsi procedette con la consegna degli onori di stato proprio a Tantawi e Ganzoury, scioccando e tradendo le promesse fatte a quei rivoluzionari che, pur di non votare Shafiq, permisero a Morsi di diventare il presidente del “nuovo” Egitto.

Non c’è dubbio che le commemorazioni di questo pomeriggio saranno una nuova occasione per ribadire il crescente malcontento per l’operato del presidente.