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In Iraq, le funzioni della televisione sono fantastiche!

iraq bandiera

Di Qais Qasim. Al-Hayat (24/01/2016). Traduzione e sintesi di Sofia Carola Sammartano

La TV irachena ha funzioni fantastiche, a seconda di chi la “gestisce”! Per esempio, ci sono televisioni che invitano a fare l’elemosina ai poveri durante l’anno e quelle che, invece, vengono utilizzate dalle forze politiche per fare propaganda. Per questo poi, non c’è da stupirsi se alcuni arrivano in parlamento a rappresentare il “movimento televisivo indipendente” o simili.

E se la situazione persiste, e i canali televisivi riescono nei loro intenti, allora si formerà un partito che porti il nome di questi canali e non è improbabile che possa poi intervenire nelle alleanze locali e regionali e possa proporre programmi futuri sulla mappa politica.

L’ironia è che, nel corso della storia, politici e stakeholder di tutto il mondo hanno approfittato dei media, nascondendosi alle loro spalle, senza che nessuno dicesse chiaramente che la TV stessa è una “attivista”. Fatta però eccezione nel caso dell’Iraq, dove alcuni partiti pagavano i canali che promuovevano l’attività politica.

Alcuni canali non si limitano a incitare alla politica – accanto a quelli “indipendenti” legati invece a partiti e organizzazioni irachene, ma cercano anche di incitare il loro pubblico a tesserne le lodi nell’offrire un particolare programma con l’aiuto di “poeti” che elogiano tutte le loro migliori iniziative.

Un altro curioso fenomeno iracheno, dopo l’occupazione e l’ascesa della “democrazia”, è quello di ottenere importanti posizioni politiche passando dai canali televisivi. Dopo sanguinosi “duelli” nelle piazze televisive, il vincitore viene nominato per conto di un movimento o di un particolare partito e si guadagna un posto di rilievo negli organi di stampa “importanti”.

Queste nuovi funzioni e i ruoli dei media si trovano solo in Iraq. In nessun libro e in nessun programma di insegnamento sui “media” si possono trovare queste funzioni, che solo i direttori e i proprietari dei network iracheni conoscono. Le TV, ormai, sono diventate dei partiti politici.

Qais Qasim è uno scrittore indipendente che vive a Baghdad, in Iraq.

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