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Libia: Conferenza di Roma, si cerca l’accordo

(Agenzie). Sul modello della conferenza di Vienna sulla crisi siriana, si svolgerà il 13 dicembre a Roma una conferenza internazionale sulla Libia, che avrà come obiettivo quello di condurre i partiti rivali alla firma dell’accordo per la creazione di un governo di unità nazionale.

Prenderanno parte alla conferenza promossa dal Ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, il Segretario Generale degli Stati Uniti, i ministri degli esteri dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, i rappresentanti delle Nazioni Unite, i delegati dell’UE e i delegati di Turchia, Egitto e Arabia Saudita.

La conferenza di Roma giunge dopo circa un anno di incontri promossi dall’inviato ONU delle Nazioni Unite Bernardino Leon e dal suo successore Kobler , che avevano cercato di raggiungere un accordo tra le due fazioni libiche, per porre fine alla situazione di crisi che vige nel Paese dalla caduta del dittatore Gheddafi. Gli accordi, prevedono l’elezione dieci persone, cinque per parlamento, con il compito di nominare il Primo ministro e due vice per la modifica della Costituzione e l’indizione di nuove elezioni.

In questo momento in Libia sono presenti due Parlamenti che cercano di gestire la caotica fase del Paese. Il parlamento di Tobruk, riconosciuto a livello internazionale e guidato dal Primo ministro al Thinni, è sostenuto dall’Arabia Saudita e dalla Repubblica d’Egitto.

A Tripoli invece il Primo ministro Khalifa al Ghwell governa un parlamento supportato dalla Turchia e dal Qatar.

Il pericolo più incombente al momento per lo stato libico sembra essere quello dell’avanzata di Daesh le cui forze, secondo le ultime notizie si troverebbero a soli 70 chilometri a ovest di Tripoli e a 30 dal confine con la Tunisia.  Situazione che renderebbe ancora più urgente la stipulazione di un accordo tra le parti libiche in conflitto.